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Attualità Portanuova / Via della Fornace Bizzarri

I bambini di via della Fornace Bizzarri scrivono al presidente Mattarella: "Solo tu puoi salvare il nostro parco"

Con una breve lettera inviata al palazzo del Quirinale chiedono al "nonno di tutti i bambini italiani" di intervenire per far sì che l'asilo nido si faccia da un'altra parte

Alla voce “indirizzo” si legge palazzo del Quirinale, in quella “destinatario” presidente della Repubblica Sergio Mattarella: i mittenti della particolare missiva sono i bambini di via della Fornace Bizzarri che si rivolgono al “nonno buono di tutti i bambini italiani” come lo definiscono, perché intervenga nella vicenda che vede contrapposti residenti e amministrazione per la realizzazione nel parco di quartiere di un asilo nido.

Una contrapposizione arrivata sin nelle aule di tribunale con un ricorso al Tar (Tribunale regionale amministrativo) prima, dove la ragione è stata data al comitato spontaneo dei cittadini, e al consiglio di Stato ora con la giunta comunale che ha approvato la delibera con cui si dà il via al ricorso contro la sentenza già pronunciata.

La busta della lettera inviata dai bambini della Fornace Bizzarri al presidente della Repubblica Sergio Mattarella

“Caro presidente Mattarella – scrivono Roberto, Luca, Valerio, Emma, Bianca, Francesco, Daniele, Gemma, Viola, Ilaria, Diego anche a nome degli amici che con loro frequentano il parco –, nonno buono di tutti i bambini italiani, siamo un gruppo di bambini di Pescara e abbiamo un problema per noi troppo grande e solo tu ci puoi aiutare. Noi viviamo a Pescara in via della Fornace Bizzarri, sotto casa nostra c'è un parco dove noi andiamo sempre a giocare perché è l'unico posto dove ci possiamo sentire liberi e sicuri perché le nostre mamme si affiancano e ci guardano e puoi vedere le foto che abbiamo fatto”, scrivono facendo intendere di aver inviato al presidente Mattarella anche alcuni scatti dello spezio verde oggetto del contendere.

“Ora – continuano i bambini - ci vogliono togliere il parco e costruire un asilo che serve per i piccoli, ma pure a noi serve il parco. Con i nostri genitori abbiamo fatto tante manifestazioni e noi siamo stati sempre in prima fila perché a questo parco vogliamo bene. Ci sono pure gli alberi con i nostri nomi che hanno piantato i nostri genitori ogni volta che è nato ciascuno di noi. Il sindaco non vuole cambiare idea pure se i nostri genitori hanno suggerito altri posti e per questo ti chiediamo per favore di salvare il nostro parco. Faresti dei bambini felici e te ne saremo riconoscenti per tutta la vita. Grazie dal profondo dei nostri cuori”, concludono.

Insomma i residenti di via della Fornace Bizzarri non hanno alcuna intenzione di arrendersi al di là di quella che potrà essere la decisione del consiglio di Stato riguardo al progetto pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) per la realizzazione di un asilo nido di cui comunque, e su questo mai nessuna contestazione è stata fatta, la città ha bisogno. Per loro le rassicurazioni arrivate dall'amministrazione con il vicesindaco Gianni Santilli che ha più volte ribadito che un'altra area limitrofa da adibire a verde sarebbe stata già individuata, non sono sufficienti. Su questo a intervenire era stato pochi giorni fa uno dei residenti, Antonio Dichiarante, che con un'informativa ha chiesto alla corte dei conti, alla procura, alla prefettura, alla guardia di finanza e al servizio centrale per il pnrr presso la ragioneria generale dello Stato di verificare “eventuali posizioni censurabili” anche in relazione a un possibile danno erariale.

Prima ancora una delegazione del comitato aveva incontrato il presidente del Banco Alimentare per chiedergli di fare un passo indietro sullo spazio di via Celestino V che gli sarebbe stato promesso e che sostengono, sarebbe ormai nella piena proprietà del Comune vista la voltura catastale del 28 febbraio. Una voltura su cui persino il deputato Pd Luciano D'Alfonso ha presentato un'interrogazione parlamentare lamentando il fatto che sembrerebbe che l'amministrazione sulla stessa voglia retrocedere. Dall'altra parte c'è l'amministrazione con il vicesindaco Santilli che ha invece sempre sostenuto che quella voltura non sarebbe affatto perfezionata e che i tempi rischierebbero di farlo perdere il finanziamento del pnrr e quindi anche il nuovo plesso scolastico. 

Ora l'appello arriva al presidente per tramite dei più piccoli, quelli che il parco lo frequentano più di chiunque altro. L'asilo serve, il parco anche e nessuna delle parti contrapposte, per ragioni diverse, ha intenzione di perdere questa particolare battaglia, l'unica ad oggi arrivata sin nelle aule di tribunale e adesso anche al Quirinale.

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