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Chi tutela l'orso marsicano e il suo habitat ora può fregiarsi del marchio Bear Friendly

Si comincia domani da apicoltori e agricoltori, ma l'iniziativa del parco nazionale della Maiella e del Wwf vuole ampliare la sua portata e promuovere una cultura consapevole dell'importanza di tutelare l'animale simbolo d'Abruzzo

Apicoltori e agricoltori che tutelano l'ambiente potranno ora fregiarsi del marchio Bear Friendly. E' la bella iniziativa promossa dal parco nazionale della Maiella e il Wwf che premia chi promuove le buone pratiche per tutelare l'orso bruno marsicano e il suo habitat. Da domani, in occasione della giornata europea dei Parchi, il nuovo marchio sarà operativo con apicoltori e agricoltori che faranno solo da apripista al progetto che intende coinvolgere quante più realtà possibili per far sì che l'habitat dell'animale simbolo d'Abruzzo sia rispettato. Del marchio Bear Friendly si potranno dunque fregiare i produttori che operano nei Comuni dell'area protetta, applicando specifici disciplinari per la tutela dell'orso bruno e il suo ambiente.

L'iniziativa rientra nel più ampio progetto Life Arcprom “Bentornato orso gentile”, progetto italo-greco finanziato dall'Unione europea per migliorare la coesistenza uomo-orso, diventato sempre più confidente, attraverso la comunicazione, il dialogo con il territorio e la prevenzione-gestione delle situazioni in cui uomo e orso possono venire in contatto. Lo scopo del marchio è duplice: coinvolgere i produttori negli obiettivi internazionali di conservazione e tutela della biodiversità e degli ecosistemi, ma anche dare visibilità alle esperienze virtuose che concretamente contribuiscono a caratterizzare il Parco dal punto di vista dell’impegno a perseguire uno dei più sfidanti obiettivi istituzionali così da garantire la sopravvivenza dell’orso bruno marsicano nel lungo periodo. I disciplinari che regolano la concessione del marchio sono stati redatti attraverso la partecipazione dei potenziali beneficiari.

bear friendly marchio

“Apicoltori e agricoltori - spiega Luciano Di Martino direttore del Parco della Maiella - hanno lavorato assieme al Parco e al Wwf e hanno dedicato con passione il loro tempo alla stesura del disciplinare, mostrando entusiasmo nei confronti di questa iniziativa che permette di migliorare l’immagine dell’impresa attraverso un premio che riconosce gli sforzi messi in atto, volontariamente, per trovare un giusto equilibrio tra esigenze produttive e mantenimento delle risorse naturali a cui sono legati. I potenziali beneficiari del marchio sono dunque gli apicoltori che allevano l’ape mellifera ligustica e che proteggono gli alveari dai danni da orso così come gli agricoltori che coltivano varietà locali o possiedono certificazione biologica oppure, ancora, utilizzano metodi di produzione a basso apporto di fitosanitari”, aggiunge. Per ottenere il marchio Bear Friendly si dovrà fare apposta domanda previo possesso delle caratteristiche richieste per il suo ottenimento. Il parco nazionale della Maiella provvederà alla raccolta delle istanze e alla verifica della documentazione per poter concedere il marchio ed effettuerà controlli a campione per verificare quanto dichiarato nella richiesta di adesione. Il marchio, ideato a partire dal logo del progetto Life Arcprom, ha una varietà di colori così da essere visibile a seconda di dove applicato.

Per il parco quest’azione è un grande passo concreto nella strategia di tutela dell’orso bruno marsicano, un passo che aiuterà a riconoscere l’orso come parte integrante e valore del territorio, a moltiplicare i comportamenti virtuosi e che favorirà un dialogo con gli operatori economici dell’area protetta, per coinvolgerli sui temi della conservazione della natura, che è possibile solo se diventa una responsabilità per tutti. Il Wwf da parte sua ribadisce l'importanza di lavorare insieme al parco per il ruolo che ha nella tutela della specie ed è fermamente convinto che coinvolgere e responsabilizzare i portatori d'interesse permetterà di gestire meglio e più tempestivamente altre situazioni di presenza stabile del plantigrado, stante la frequenza con cui l’orso viene segnalato anche fuori dall’Abruzzo.

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