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Dai parcheggi a pagamento al filobus, il sindaco difende le scelte fatte: "Vogliamo un cambio culturale"

Per Carlo Masci le polemiche sono "comprensibili" là dove frutto di una mentalità che va cambiata: l'obiettivo è avere una città dove la sicurezza stradale sia garantita dalla mobilità sostenibile, avanti anche con il biodigestore

Il filobus sulla Strada Parco, i parcheggi a pagamento, il biodigestore e l'aumento delle piste ciclabili. Il sindaco Carlo Masci torna a difendere le scelte fatte che rappresentano per lui la volontà di arrivare ad un cambio culturale nel modo di vivere la città. In quest'ottica, dunque, le polemiche che ogni tema ha sin qui sollevato sono in un certo senso “comprensibili”. Questo in sintesi quanto da lui stesso oggi sostenuto in occasione della presentazione da parte della famiglia dell'ex sindaco Carlo Pace tragicamente scomparso dopo essere stato investito mentre attraversava la strada nel 2017, di sei proposte con cui si intende promuovere la sicurezza per chi in città si muove a piedi, in bicicletta, in monopattino e con qualsiasi altro mezzo sostenibile senza dimenticare le necessità delle persone disabili.

“Quello della sicurezza urbana è un percorso che stiamo portando avanti da tempo – sottolinea Masci -. Lo stiamo facendo con i mezzi pubblici e con le piste ciclabili al fine di rendere la città sempre più sicura e vivibile per chi si muove con altri mezzi e non con l'auto. Il problema è cambiare la mentalità e questo genera polemiche come avvenuto con i parcheggi a pagamento sulla riviera. Un cosa che dovrebbe essere 'naturale' diventa occasione per polemiche a non finire”. “Mi viene da dire – aggiunge – che sono quasi 30 anni che facciamo battaglie sul traffico prima con Carlo Pace quando ero assessore al traffico e ora con Bruno Pace. Abbiamo portato avanti battaglie storiche per le isole pedonali. Se ora il centro lo è, è proprio per le scelte fatte. Oggi le polemiche si ripetono perché stiamo cercando di portare avanti nuovi interventi. Alla Strada Parco il nome lo diede Carlo – ricorda il sindaco -, tanto che mise uno striscione all'ingresso con la scritta 'aspettando il filobus'. Sono passati 25 anni e non riusciamo ancora a metterlo, ma entro quest'anno lo faremo. Un progetto che coinvolgerà viale Marconi che abbiamo realizzato con la corsia preferenziale eliminando i posti per le auto. Una rivoluzione, anche questa, che ha portato polemiche a non finire”, chiosa Masci. “In un certo senso lo capisco perché siamo portati a ragionare per quello che abbiamo nella testa, è così che ci hanno formati. Ci salviamo con i ragazzi che non hanno questa mentalità. Pescara è una città di 120mila abitanti in cui ogni giorno arrivano 120mila auto, 40mila delle quali da Montesilvano. Ora avremo mezzi full elecrtic, a impatto zero: dobbiamo dare un'alternativa per diminuire la pressione del traffico ed è quello che stiamo facendo. Quello che vogliamo è un cambio culturale".

"Come ha detto Papa Francesco questa non è solo un'epoca di cambiamento, ma siamo dentro il cambiamento di un'epoca e se non lo capiamo saremo travolti. Con il finanziamento Bei (Banca europea degli investimenti) realizzeremo il biodigestore: stiamo cambiando le cose come dimostra la bandiera blu. Averla non vuol dire solo avere il mare pulito, ma avere mobilità sostenibile, servizi e un corretto smaltimento dei rifiuti. Per questo – conclude il sindaco – lavoriamo con i ragazzi attraverso i corsi eco-school che coinvolgono 17mila studenti”. Le polemiche dunque per il sindaco sono il conto da pagare per arrivare ad un cambiamento culturale che metta la sostenibilità al centro della mobilità sostenibile e del modo di vivere la città.

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