Riattivata la Rianimazione dell'ospedale di Penne per il Coronavirus, ma saltano gli altri servizi
Inoltre una parte del nosocomio sarà dedicata solo ai pazienti colpiti dal Covid-19
La Rianimazione dell'ospedale di Penne è stata riattivata in fretta e furia per consentire il trasferimento di alcuni pazienti in terapia intensiva per il Covid-19 (Coronavirus) da Pescara dove non ci sono più posti.
Inoltre una parte del nosocomio è stata dedicata a un reparto per i soli pazienti che possono essere colpiti dal Covid-19.
Ma l'assessore al Bilancio di Penne, Gilberto Petrucci, chiede la struttura sanitaria cittadina torni a essere ospedale di base.
Questo quanto dice Petrucci all'Agenzia Dire, ricordando come ampio sia il bacino di utenza dell'ospedale di Penne che serve almeno 55mila persone compresi i cittadini di alcuni comuni della provincia di Teramo come Bisenti, Arsita e Montefino:
«L'ospedale di Penne deve tornare a essere ospedale di base con tutti i servizi, e non essere un presidio di area disagiata come previsto nel 2016. Fanno bene i sindaci a protestare, l'area vestina è`stata abbandonata. È un presidio importante per questo territorio per il quale ci siamo sempre battuti».
L'operatività dell'ospedale di Penne è stata ridotta per l'emergenza Covid-19 e sono stati fermati anche gli interventi chirurgici con i pazienti di ortopedia che sono stati trasferiti a Popoli. L'invito di Petrucci alla popolazione è quello di rimanere a casa dato che al momento nella zona il numero dei contagi è in aumento dopo che un uomo, il paziente zero, arrivato da Citta Sant'Angelo, è entrato in ospedale per altra patologie dando così il via alla diffusione del Covid 19.