"Provocazioni verso chi manifestava per l'orsa Amarena": la presidente nazionale Lndc scrive al sindaco di San Benedetto dei Marsi
Una lettera quella inviata ad Antonio Cerasani da Piera Rosati con cui si stigmatizzano i comportamenti che alcuni cittadini avrebbero avuto nei confronti degli animalisti criticando lo stesso primo cittadino per non essere stato presente, ma di aver partecipato alla manifestazione del Cospa
I momenti di tensione, come raccontato dagli stessi organizzatori, non sarebbero mancati e così il giorno dopo la manifestazione animalista tenutasi a San Benedetto dei Marsi per ricordare l'orsa Amarena la presidente nazionale della Lndc Animal protection Piera Rosati, ha inviato una lettera piuttosto polemica al sindaco Antonio Cerasani lamentando i comportamenti assunti da alcuni cittadini nei confronti di chi era lì a manifestare.
“Egregio sindaco Cerasani, scrivo in qualità di presidente di Lndc Animal Protection, una delle più antiche e importanti associazioni protezionistiche presenti in Italia, dal 1950 impegnata nella tutela della vita e del benessere degli animali di ogni specie e razza, con oltre 70 sedi locali e migliaia di soci, volontari e sostenitori in tutto il territorio nazionale – esordisce Rosati -. Una delegazione della nostra associazione era presente alle manifestazioni che si sono tenute ieri a Pescina e a San Benedetto dei Marsi in memoria di Amarena, per chiedere giustizia per la sua morte e per chiedere una maggiore tutela degli animali selvatici in generale. Avrà saputo che l’evento che si è tenuto nel suo comune però è stato disturbato e interrotto da diverse persone, immagino suoi concittadini, che hanno provocato anche in maniera violenta i manifestanti che invece erano lì per esprimere il proprio punto di vista in maniera del tutto pacifica. Un comportamento che certamente non fa onore al suo comune e al territorio di cui fa parte, che però non mi è sembrato da lei stigmatizzato in alcun modo”.
“A dire il vero, ero quasi certa che lei non avrebbe condannato tali violenze considerando che ha scelto di non essere presente al ricordo di Amarena ma piuttosto ha preferito partecipare alla contro-manifestazione indetta per la mattina dagli allevatori del Cospa Abruzzo, in cui è stato criticato l’operato del Pnalm così come è stato in qualche modo giustificato quanto accaduto ad Amarena”, scrive ancora Rosati sollevando dunque una nuova polemica dopo che le associazioni presenti alla manifestazione avevano lamentato l'assenza del primo cittadino alla protesta animalista.
Una scelta libera, sottolinea la presidente che comunque si dice dispiaciuta del fatto che il sindaco sembra aver preferito non esserci “nonostante il suo cordoglio espresso sui social per la fine dell’orsa simbolo dell’Abruzzo. Il primo settembre infatti, subito dopo la brutale uccisione di Amarena, scrisse di essere affranto e immensamente dispiaciuto per quanto accaduto. Eppure, quando si è trattato di prendere una posizione concreta, ha scelto di sostenere di persona quelli che giustificano la sua uccisione anziché partecipare a una pacifica manifestazione per chiedere giustizia”.
Dicendosi sconfortata per l'atteggiamento e dei cittadini che hanno disturbato la manifestazione e per quello del sindaco, la presidente Lndc conclude scrivendo che “la tutela dell’ambiente e dei selvatici dovrebbero essere la priorità per tutto, in particolare per le nuove generazioni, ma noto con dispiacere che nel suo Comune c’è ancora tanto lavoro da fare per educare al rispetto”.