rotate-mobile
Attualità

Botta e risposta a distanza fra ordine degli agronomi, comitati cittadini e sindaco sulla gestione del verde in città

A far scatenare la nuova polemica le dichiarazioni a mezzo stampa dell'ordine provinciale degli agronomi che hanno appoggiato le scelte fatte dall'amministrazione Masci sul fronte dei tagli e delle ripiantumazioni a Pescara

Nuova polemica, con un botta e risposta a distanza, per la questione della gestione del verde a Pescara. Questa volta, la polemica nasce dalle dichiarazioni a mezzo stampa dell'ordine degli agronomi provinciale, con il presidente Paolo Sonni e Matteo Colarossi che hanno appoggiato le scelte fatte dall'amministrazione Masci per quanto riguarda sia i tagli che le ripiantumazioni parlando di operazioni necessarie per svecchiare il verde cittadino che, a causa di vari fattori ambientali, tende ad avere un ciclo di vita inferiore quando si trova in città. Dunque sì all'abbattimento degli alberi malati, pericolanti con la graduale sostituzione che partirà proprio dalla piantumazione immediata di 358 alberi su strade e piazze cittadine.

A queste dichiarazioni, ha voluto replicare il "Coordinamento salviamo gli alberi" che ha duramente attaccato le parole degli agronomi pescaresi:

"Il coordinamento stigmatizza fermamente che la istituzione di autogoverno di una libera professione, che dovrebbe essere imparziale,  rappresentare tutti gli iscritti e non sposare pregiudizialmente la tesi di alcuno, intervenga  a spada tratta a sostegno dell’operato dell'amministrazione comunale sul patrimonio arboreo cittadino a pochi giorni dalla la nomina a consulente del Comune dell'attuale delegato per il verde urbano, le foreste e i sistemi montani dell'ordine, l’agronomo Matteo Colarossi. La determina cui si fa riferimento è quella del 16/03/2023 riferita alla "Manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della viabilità interessata dal dissesto arboreo: Viale Kennedy, Via Regina Elena, Via Mezzanotte, Sottopasso di Via Paolucci”, affidata per un compenso di 10.400,00 euro, proprio all'agronomo Colarossi.

A giudizio del coordinamento l’operato comunale è invece ampiamente criticabile per le pratiche distruttive, le sostituzioni di essenze autoctone con specie esotiche, le potature discutibili e le interferenze devastanti il patrimonio arboreo comune nella esecuzione di opere pubbliche. È singolare che un consulente del Comune invece di parlare a proprio nome, parli come rappresentante dell’ordine per dare autorevolezza al suo contestabile parere.
Alle dichiarazioni dei rappresentanti dell'ordine, il Comitato risponde che il piano di sostituzioni delle alberature in Pescara non rispetta i valori stessi della nostra comunità; assistiamo a un impoverimento dei servizi ecosistemici portati dalle grandi alberature, a scelte errate nella gestione del territorio e a continui tentativi di cementificare vari parchi cittadini."

Secondo il coordinamento, manca una visione aperta del futuro quando si sostiene l'abbattimento dei pini, che sono identitari del nostro territorio;

"Come mai i rappresentanti degli agronomi non hanno mai detto nulla pubblicamente sulle potature fuori stagione, sulle capitozzature, sulle palme messe a dimora a ridosso della pineta e su altre discutibilissime scelte? E spiace dover constatare che nessun loro intervento si sia registrato neanche a difesa di preziose aree verdi, come il parco 8 marzo, il parco di Via della Fornace Bizzarri e gli orti urbani di via Santina Campana, tutti beni comuni importanti per l’intera comunità dei cittadini."

Anche il sindaco Carlo Masci è intervenuto sull'argomento, evidenziando come l'ordine degli agronomi abbia promosso le scelte fatte dalla sua amministrazione sul tema:

"Gli agronomi e forestali condividono pienamente l'azione sul verde, compreso il taglio degli alberi malati, secchi o pericolosi per l'incolumità pubblica, che stiamo portando avanti per rinnovare e migliorare il patrimonio arboreo. Poi ci sono le associazioni schierate ideologicamente che ci attaccano sul verde, spesso senza avere nessuna competenza in materia. A chi dobbiamo credere? A chi ha studiato, si è laureato, ha una competenza specifica e una professionalità acquisita in anni di lavoro sul campo, oppure a persone che hanno l'unico scopo di denigrarci di fronte all'opinione pubblica?

Una cosa è certa, a nessuno piace tagliare gli alberi. Per ogni albero tagliato, che abbiamo sempre sostituito con la piantumazione di un numero superiore di alberi, abbiamo un'autorizzazione rilasciata da un esperto o da un organismo stabilito dalla legge, che ne sanno molto di più di quelli schierati ideologicamente contro di noi, che strillano su Facebook senza sapere neanche di cosa stanno parlando."


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Botta e risposta a distanza fra ordine degli agronomi, comitati cittadini e sindaco sulla gestione del verde in città

IlPescara è in caricamento