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Nuovo episodio di omofobia a Pescara: coppia di ragazze aggredita verbalmente dal custode di un parco pubblico

La denuncia arriva dall'Arcigay Chieti - Pescara che ha raccontato quanto accaduto ad una coppia di ragazze riprese verbalmente più volte per un abbraccio in un parco pubblico

L'Arcigay Chieti - Mazi Pescara denuncia un nuovo episodio di omofobia avvenuto pochi giorni fa a Pescara. Il fatto sarebbe accaduto all'interno di un parco pubblico, dove si trovava una coppia di ragazze che hanno raccontato tutto all'associazione.

Nel parco, spiega Mirella (nome di fantasia di una delle ragazze della coppia), si sono sedute ad un tavolino per mangiare una pizza, ed erano presenti solo una coppia eterosessuale ed il custode del parco. Ad un tratto Mirella ha abbracciato la sua ragazza in modo spontaneo in quanto la vedeva stanca, ed a quel punto l'uomo si è avvicinato alla coppia urlando:

“Voi due dovete andare via! Un uomo ed una donna insieme vanno bene. Una donna con un’altra donna no”

La ragazza ha chiesto spiegazioni sul fatto di non potersi semplicemente abbracciare e l'uomo ha risposto:

No, questo è un parco pubblico! Ci sono anche bambini! Fate schifo!”

A quel punto il custode si è allontanato ma è rimasto a controllarle a distanza seduto ad una panchina. Prima di andarsene, Mirella ha chiesto nuovamente spiegazioni:

“Si stanno abbracciando altre persone, perché a loro non è stato detto niente?”

L’uomo alzando la voce le ha risposto: “Perché ciò che fanno loro è normale, quello che fate voi no. E tu l’hai già fatto altre volte”

AL VIA A PESCARA LA "PRIDE WEEK"

Lo scorso anno, sempre in quel parco ha raccontato la ragazza, era accaduto un episodio simile quando aveva ricevuto un bacio dalla ex fidanzata e l'uomo invitò le due ragazze ad uscire dal parco.

L'Arcigay ha ricordato come, nonostante la settimana del Pride Week in corso a Pescara, ci siano ancora episodi costanti di omofobia, esprimendo solidarietà a Mirella ed alla sua ragazza:

Ogni nuovo colpo di omo-lesbo-bi-transfobia ferisce tutta la comunità Lgbti+. Siamo libere e liberi di essere, libere e liberi di amare anche nei parchi pubblici delle nostre città. Continueremo a combattere la piaga dell’omo-lesbo-bi-transfobia con tutte le nostre forze, perché nessuna persona può toglierci il diritto alla felicità, alle nostre relazioni e all’autodeterminazione

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