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Odoardi (Fiab) sul verde in città: "Pescara dovrebbe e potrebbe avere un albero ogni quattro cittadini"

Il coordinatore interregionale della Fiab Abruzzo Molise ed ecologista ha esaminato i piani di sviluppo del verde proposti dall'Europa per le città analizzando anche la situazione di Pescara

Anche Pescara può e deve puntare ad un aumento del verde in città arrivando ad avere un albero ogni quattro cittadini. A dirlo è Giancarlo Odoardi, coordinatore interregionale della Fiab Abruzzo Molise ed ecologista, che ha analizzato la classifica della spesa pubblica per Comune dedicata alla tutela e valorizzazione del verde:

"Pescara si posiziona, tra gli 8 mila Comuni italiani, al posto 1567 , con una spesa procapite di 24,56 €, per un importo complessivo annuo di quasi 3 milioni di € (anche se il metodo vale per tutti, è bene comunque sottolineare che "nel verde urbano sono inclusi parchi, ville e giardini urbani di grandi dimensioni sia di interesse artistico e storico che paesaggistico e/o di “non comune bellezza”, aree attrezzate (piccoli parchi e giardini di quartiere), arredo urbano (piste ciclabili, rotonde stradali etc.), giardini scolastici, orti urbani, aree sportive all’aperto, aree destinate alla forestazione urbana, aree boschive, verde incolto, orti botanici, giardini zoologici e cimiteri")

Il Pnrr stanzia 300 ml per la realizzazione di boschi nelle aree vaste delle 14 città metropolitane italiane (oltre 21 milioni di abitanti) in ragione del fatto che "i grandi centri urbani risultano particolarmente esposti ad alcuni effetti del cambiamento climatico per via della densità abitativa, del traffico e del conseguente inquinamento. Oltre al fatto che la loro condizione ecologica ha un impatto su un numero più elevato di persone. Una maggiore presenza di foreste aiuterebbe quindi a mitigare molti fenomeni climatici di matrice antropica nocivi come le ondate di calore e la cattiva qualità dell’aria, fornendo così un valido strumento per combattere il cambiamento climatico". L’obiettivo principale è quindi quello di rinforzare i polmoni verdi delle grandi aree urbane, per contrastare l’inquinamento atmosferico, tutelare la biodiversità e allo stesso tempo garantire una migliore qualità della vita ai residenti."

Il piano, prosegue Odoardi, prevede dunque la messa a dimora nelle città coinvolte di 6,6 milioni di alberi, uno ogni 4 abitanti, mentre la strategia forestale europea punta a 6 alberi a testa. Ma paragonando altri progetti nazionale, come "Mettiamo radici per il futuro", con lo slogan "Il tuo albero fa bene a tutti" la Regione Emilia-Romagna sta regalando un albero ad ogni suo cittadino, per un quantitativo totale di oltre 4,5 milioni di piante. Il progetto milanese "ForestaMI" prevede la messa a dimora di 3 ml di alberi nell'area dell'interland al 2030, uno per ogni abitante.

"Qualora si volesse adottare questa strategia dell'1x1, a Pescara si dovrebbero piantare, entro il 2030, 120 mila alberi, che divisi per gli otto anni che restano fanno 15.000 alberi l'anno. Ma volendo adottare la proiezione del PNRR per le aree metropolitane, a cui la Nuova Pescara si ispira, il quantitativo si riduce a 30 mila piante, che da qui al 2030 fanno sempre 3.750 alberi l'anno. Con questo approccio "ridotto", si tratterebbe comunque di aumentare di una volta e mezzo il patrimonio arboreo della città che si aggira intorno a 20 mila alberi, per una superficie, ipotizzando un ingombro per pianta di 10 mq, di circa 30 ettari aggiuntivi di "bosco": la prima decina di ettari potrebbero venire proprio dall'area di risulta della stazione."

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