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Odoardi (Associazione italiana compostaggio) sull'impianto di biodigestione di Ambiente Spa: "Progetto sovradimensionato"

Il membro del Consiglio direttivo nazionale Aic ha diffuso un report con i dati di una ricognizione tecnica fatta per verificare i numeri relativi all'operatività dell'impianto che Ambiente Spa intende costruire nel Pescarese

Il consigliere membro del Consiglio direttivo nazionale Aic (Associazione italiana compostaggio) Giancarlo Odoardi torna sulla questione dell'impianto di biodigestione rifiuti organici che Ambiente Spa vuole realizzare nel Pescarese. L'associazione ha voluto fare una breve ricognizione su alcuni parametri di riferimento geografico e di performance sulla raccolta differenziata della frazione umida nella nostra provincia.

A numero di abitanti decrescente (blu), viene fuori che tendenzialmente aumenta la distanza dei comuni (più piccoli quindi) dalla presunta sede del biodigestore (Piano di Sacco), fino a rappresentare, per la distanza superiore a 50 km, i 2/3 dei comuni soci che percorrono i 2.000 dei 2.354 km che complessivamente separano tutti i comuni dal centro di conferimento, con un solo unico viaggio (i comuni più grandi dovranno necessarioamente fare più viaggi avendo verosimilmente più materiale da conferire):

grafico 1-2

Il grafico successivo, spiega Odoardi, riporta la percentuale di raccolta differenziata. Nella prima parte, a sinistra, ci sono i comuni sopra la media del 66%: sono quasi tutti i più piccoli. Poi ci sono altri comuni ancora piccoli e poi i grandi, Pescara e Montesilvano, che non arrivano al 50%. Verosimilmente con tante azioni mirate di autocpompostaggio e di compostaggio di prossimità, i comuni più piccoli potrebbero affrancarsi dalla gestione dell’organico con il trasporto in piattaforma.

grafico 2-2

"L’impianto di biogestione in esame deve approvvigionarsi di almeno 40.000 t/anno di scarti umidi fra i comuni soci. Dai dati Ispra, che sono quelli inviati dai Comuni e validati dalla Regione, viene fuori che, anche nell’ipotesi spinta di 110 kg/ab/anno di organico, non si arriva a quel quantitativo, ma al massimo a 30 mila. Per la restante parte bisognerà quindi trovare altre 10 mila t di verde se non altro ancora (necessario per gestire il digestato)."

grafico 3-2

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