rotate-mobile
Attualità Alanno

Nasce un comitato cittadino per tutelare l'oasi della diga di Alanno: "L'area è abbandonata e i cinghiali provocano danni ingenti"

Il portavoce del comitato dei residenti chiede che l'oasi, attualmente in gestione al Wwf, venga controllata in quanto sarebbe nel totale abbandono, con decine di cinghiali che la occupano andando a danneggiare le coltivazioni adiacenti

L'oasi naturale della diga di Alanno è nel totale abbandono, con decine di cinghiali che si spostano nelle coltivazioni limitrofe provocando gravi danni. A dirlo il comitato cittadino "Salviamo l'oasi protetta diga di Alanno" con il portavoce Berardo Di Giandomenico, da noi contattato, che ci ha spiegato come la situazione sia particolarmente critica e per questo occorre una gestione più attenta e con un piano di intervento migliorativo. Attualmente l'area è gestita dal Wwf, ma secondo il comitato all'interno non vi sono sentieri, manutenzione, e progetti che possano rendere viva l'area anche dal punto di vista faunistico.

"Servirebbero interventi di riforestazione naturalistica e di riqualificazione ecologica e fluviale. L'oasi Wwf diga di Alanno anziché creare nuove opportunità di lavoro e/o di valorizzazione del territorio, ha dato vita a danni di vario tip : la presenza di un numero enorme di cinghiali ad esempio con conseguenti danni  economici non secondari, il moltiplicarsi della attività repressiva esercitata dalle istituzioni di controllo; veri e propri conflitti territoriali con i residenti (è stata più volte oggetto di incendi ). Per completare il quadro va poi segnalato come il bilancio non si presenti più favorevole se si guarda all’intera questione sotto il profilo della politica di tutela;  i problemi connessi alla implementazione tecnico-gestionale hanno peraltro  favorito soprattutto una sorta di gestione puramente virtuale, che sinora non è servita né a tutelare l’ area protetta, ( regno dei bracconieri) né a darle dignità.

Tenuto conto che i risultati sinora ottenuti non sembrano particolarmente confortanti  sotto il profilo della tutela e miglioramento, della prosperità della popolazione locale, stante la mancanza di utili e congrui servizi per la collettività, chiedo che vengano valutate possibili alternative di gestione di questa oasi.  Infine,  mi pare che nessuno degli attori interessati presenti una conoscenza sufficientemente completa delle finalità per cui l’area protetta è stata istituita e dei benefici eventuali che da una valorizzazione e da una diversa e più attenta gestione delle stessa , potrebbero in futuro emergere."

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nasce un comitato cittadino per tutelare l'oasi della diga di Alanno: "L'area è abbandonata e i cinghiali provocano danni ingenti"

IlPescara è in caricamento