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Attualità Riviera Sud

Nuova sede dell'università all'ex Cofa, Italia Nostra: "Serve una pianificazione partecipata"

L'associazione interviene in merito alla possibilità di realizzare la nuova sede dell'ateneo nell'area dell'ex Cofa, lungo la riviera sud

Condividere e basare il progetto della nuova sede dell'università all'ex Cofa su un dibattito partecipato. L'associazione Italia Nostra interviene in merito alla possibilità che la nuova sede dell'ateneo D'Annunzio di Pescara possa essere realizzata nell'area dell'ex Cofa.

Il progetto è stato accolto positivamente dall'amministrazione Masci, come evidenzia l'associazione aggiungendo che il rettore dell'università ha proposto questa soluzione considerando i problemi di inadeguatezza ed insufficienza di spazi dell'attuale sede lungo viale Pindaro. Italia Nostra ricorda però che l'area del mare e del fiume, lungo la riviera sud, è sottoposta a iano Particolareggiato che comporterebbe un disegno di insieme:

L’amministrazione comunale senza colpo ferire recepisce la lettera /richiesta nella Delibera Programmatica senza nessuna valutazione di questo tipo, sulla base di un’elencazione delle funzioni che l’università  metterebbe a disposizione dell’uso collettivo  tanto generica da lasciare interdetti;  aggiungendo di suo l’adesione alle trasformazioni  introdotte con il piano casa (“residenza di qualità”) che sembrano aprire possibilità per le contestate e bloccate iniziative edilizie sul lungomare. Porto turistico, Parco fluviale, Borgo Marino Sud, il sistema del verde e le connessioni semplicemente non compaiono

Inoltre, l'associazione aggiunge che l'assessore al ramo della giunta Alessandrini poi dimissionario aveva delineato un quadro generale, che dunque attualmente va considerato definitivamente abbandonato:

Il rettore  conosce gli studi e le ricerche che il suo stesso Ateneo  ha elaborato nel protocollo di intesa fra Università e Comune "Pescara città della cultura e della conoscenza”?  Lì vengono definiti sedi e servizi in relazione ad una riorganizzazione di quella parte di città e l’attuale richiesta contraddice radicalmente tali scelte; quel lavoro deve intendersi superato?
Italia Nostra, preoccupata che il Lungomare Sud della città sia oggetto di una occupazione intensiva di immobili pubblici e privati, chiede con forza che si torni al metodo della pianificazione partecipata, pronta a fornire il proprio contributo di idee e competenze

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