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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Murales imbrattati, le precisazioni dell'Anpi dopo l'attacco del sindaco Masci

L'associazione nazionale partigiani d'Italia replica al primo cittadino dopo le critiche mosse riguardo ai murales danneggiati

L'Anpi contro replica al sindaco Carlo Masci riguardo alla vicenda dei murales che sono stati danneggiati a Pescara.
L'associazione nazionale partigiani d'Italia definisce «scomposta e nervosa» la nota del primo cittadino e ritiene «doverose alcune precisazioni».

«Il sindaco», si legge in una nota dell'Anpi comitato provinciale di Pescara “E. Troilo” e sezione di Pescara “G. e R. Gialluca”, «asserisce che “non è l'Anpi a dover chiedere o pretendere iniziative o comportamenti da parte del primo cittadino”, aggiungendo che “non è questo il suo ruolo”. A che titolo un sindaco può pensare di dire a una associazione cosa può chiedere e cosa può dire? Porre domande e fare richieste restano una prerogativa democratica di cui l'Anpi non intende fare a meno, e questo vale tanto per le associazioni quanto per i cittadini. Da quando in questo Paese è un sindaco a stabilire quale sia il ruolo di un'associazione? Conoscere il ruolo dell'Anpi non è difficile, è sufficiente leggere lo statuto dell'associazione, assai facilmente reperebile. Conosciamo il nostro ruolo; al sindaco (o a chi per esso o a chi lo sostiene) risulta che l'Anpi si sia espressa sulla strada parco, l'area di risulta, le lottizzazioni, le aree verdi, gli orari di chiusura dei negozi? Noi parliamo dei nostri temi e i toni da ventennio di fronte a questioni come il razzismo e la violenza non sono tollerabili. Del resto, non abbiamo mai sentito nessuna condanna da parte del sindaco (ma anche o chi per lui) quando via Renato Berardinucci, medaglia d'oro della Resistenza, è stata trasformata in via Ezra Pound dai “fascisti del terzo millennio” di CasaPound, con tanto di rivendicazione, né quando è comparsa una svastica sui manifesti del 25 aprile. E non abbiamo apprezzato prese di posizione nette quando si sono verificati gravi episodi di violenza e discriminazione: noi eravamo in piazza, altri erano intenti a derubricare quei fatti a goliardate o normali scazzottate tra giovani. Se certe “corde” non le hai, non te le puoi inventare». 

Nella nota dell'Anpi si legge ancora: «Con quale diritto e a che titolo si adombrano dubbi su un'associazione nata nel 1944 dalla lotta di liberazione dal nazifascismo, tra le più longeve ed importanti della Repubblica, erede della Resistenza? Cosa significa “interessi disinformati o disinformazione interessata”? Chi starebbe dietro l'Anpi, a nome di chi dovrebbe parlare l'Anpi? Sono toni intimidatori che non possono essere tollerati, a maggior ragione se vengono espressi dal sito istituzionale del Comune che, invece, non dovrebbe essere utilizzato per interventi di parte né per attaccare, come si è fatto, associazioni o cittadini. Dove sarebbe la disinformazione? Chi è responsabile della mancata comunicazione pubblica della votazione sull'OdG, presentato direttamente in aula dal consigliere Sola e votato nel pomeriggio del 7 giugno, con il quale si è deciso di ripristinare i murales cancellati? Chiedere di reintegrare quanto tolto alla comunità di Pescara e di impegnare l'Amministrazione a combattere con atti concreti, come quello di cui si tratta, questi pericolosi fenomeni anche in futuro qualora dovessero ripetersi nuovamente, rientra forse nella disinformazione? Si richiamano vicende su cui l'Anpi ha già espresso la sua posizione, pagando un assedio mediatico sul profilo social fatto di minacce ed insulti e determinato anche dal fattivo interessamento di alcuni consiglieri di maggioranza, e si richiamano, deridendone i rappresentanti, altre importanti manifestazioni alle quali l'Anpi non ha potuto partecipare: se per la prima ogni parola è superflua, per le altre vale la pena ricordare a chi vive di politica o con la politica, che i militanti dell'Anpi vivono del loro lavoro e potrebbero avere, per ciò, problemi nell'allontanarsi dal proprio ufficio o dalla propria azienda, soprattutto negli orari lavorativi in giorni feriali. Nonostante tutto, dedicano il tempo residuo ad un ideale alto, all'antifascismo ed alla difesa della Costituzione. Detto ciò, se veramente questi 4 gatti dei militanti Anpi sono così insignificanti, davvero questo attacco violento e becero non ha senso. Ma forse non sono 4 gatti e non sono così insignificanti».

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