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Movida senza orari, Palladinetti (Confartigianato): "In piazza Muzii nessun far-west"

In assenza di un'ordinanza sugli orari il referente dell'associazione ed esercente della zona rassicura: "Useremo la solita diligenza, ma ci aspettiamo una soluzione che permetta la convivenza tra noi e i residenti, non si può uccidere la socialità"

“Continueremo a lavorare con la diligenza di sempre”. Il fatto che non si debba più esibire il green pass, ma soprattutto che ancora non ci sia la nuova ordinanza che stabilisce gli orari di chiusura e di somministrazione degli alcolici nei locali di Pescara non sarà l'occasione per un weekend senza regole. L'ordinanza arriverà nei prossimi giorni, ma anche senza assicura Mario Palladinetti responsabile del settore food&beverage di Confartigianato che in piazza Muzii ha un locale, le serate si svolgeranno come sempre, sebbene con una libertà riguadagnata grazie alla fine delle restrizioni. “Approfitteremo per lavorare un po' di più quello sì”, spiega a IlPescara auspicando che dal Comune arrivino scelte capaci di bilanciare le esigenze di esercenti e residenti. Non è un segreto che le ultime fatte abbiano scontentato, e non poco, chi ha i locali nella zona, parcheggi a pagamento inclusi.

“Negli ultimi due anni, complice la pandemia – aggiunge – ci sono state misure solo restrittive e contentini un po' per noi e un po' per chi qui vive. Serve una soluzione che faccia coesistere le due realtà”. Nei locali, seguendo le normative nazionali, si servirà da bere fino alle tre e nessuno ha intenzione di darsi alla sregolatezza: “posso parlare a nome di molti, poi qualcuno potrebbe fare di testa sua – sottolinea -, ma sarebbero nel caso accadesse, solo casi sporadici. Io ho una discoteca è mio il primo interesse a non esagerare perché so bene che andare oltre potrebbe far accendere scintille e questo non è un bene per nessuno. Pescara era una città piena di vita: la stanno uccidendo”. Non è una questione di movida, sottolinea Palladinetti, ma di garantire agli esercenti di lavorare e i giovani di socializzare. “I ragazzi di oggi non sanno più socializzare, non si sanno relazionare. I due anni di covid hanno mostrato conseguenze in questo senso. Lasciargli la libertà di divertirsi non è un male, anzi. Non si può continuare ad uccidere la città bisogna sì rispettare i residenti, ma anche garantire divertimento a Pescara. Stasera, con o senza orari, noi continueremo a lavorare nel rispetto di tutti”.

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