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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Movida estiva a rischio, l'allarme delle associazioni datoriali: "Il piano di risanamento acustico si abbatterà anche sugli stabilimenti"

Per Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna il documento avrà ricadute su tutto il territorio e con l'estate alle porte a rischio ci sono anche le serate di divertimento nei locali della riviera: "Faranno ordinanze restrittive?"

A rischio di desertificazione non ci sarebbero solo le zone centrali della movida come piazza Muzii o Pescara Vecchia, ma anche il lungomare e nello specifico la vita sociale serale e non solo che si svolge negli stabilimenti di Pescara.

A lanciare l'allarme sono Confcommercio, Confartgianato, Confesercenti e Cna parlando dei problemi che si abbatteranno sulla città qualora il piano di risanamento acustico giovedì 13 aprile trovasse la definitiva approvazione del consiglio comunale. “Si rischia di dare a chiunque il 'la' e cioè si rischia che chiunque chiami per fare le rilevazioni. Quindi cosa accadrà sul lungomare? Si farà un'ordinanza per chiudere anche i locali sul mare?”, si chiede Gianni Taucci, direttore della Confesercenti Pescara.

Non è dato sapere se nel regolamento che seguirà l'approvazione del piano saranno previsti degli orari per lo sforamento dei limiti dell'inquinamento acustico, ma se la sera il problema si potrebbe certamente porre anche per i locali sul mare, si dovrà capire se lo stesso potrebbe accadere di giorno quando ad esempio sugli stabilimenti si organizzano feste a tema o party con musica e divertimento.

Tutto in teoria sarebbe possibile e così il timore è anche per la movida estiva ormai alle porte. L'appello i rappresentanti delle associazioni lo lanciano per l'ultima volta: ritirare quel piano che non sarebbe affatto in grado di risolvere il problema del rumore antropico dato che, sostengono, dalle rilevazioni da loro commissionate sarebbe emerso come anche con poche persone i decibel vengono sforati con il solo vociare. Se così non sarà non si esclude un eventuale ricorso al Tar (Tribunale regionale amministrativo), ma è la strada della condivisione quella che si continua a cercare sebbene, sottolinea il coordinatore provinciale della Cna Luciano Di Lorito, ascolto vero da parte dell'amministrazione nonostante i tanti incontri non ci sarebbe stato.

Particolarmente preoccupato per il problema movida estiva è Aldo Bertoni, presidente del Silb (Sindacato italiano locali da ballo). Nel sottolineare come per poterla fare questa attività le imprese facciano e abbiano fatto anche a Pescara ingenti investimenti che si contano nelle centinaia e migliaia di euro, resta per lui inimmaginabile pensare che in una serata estiva si debba fermare tutto perché si attuino le rilevazioni. Ragionare sui decibel per lui è l'errore. “Noi vogliamo lavorare nella tranquillità e sì con delle regole, ma regole che devono essere pensate per l'impresa e per la città. Noi diamo lavoro a centinaia di persone che cosa succederà? Ci chiederanno una scatola nera per fare le verifiche? Ci chiederanno di fare nuovi investimenti?”. I calcoli li hanno già fatti e per attuare misure che possano garantire di farle le serate nei locali ci vorranno almeno altri 10-15mila euro.

Che sia per la movida in città o sul lungomare c'è un problema alla base, sottolinea, e cioè quello “dell'eccesso di successo: quando ci alcune zone di lustro che attirano centinaia di persone queste parlano”, chiosa riferendosi al fatto che il piano prevederebbe una riduzione delle presenze nei cosiddetti luoghi della movida, stabilimenti inclusi evidentemente dato che anche lì le regole sarebbero applicate.

Ridurre però le perone vuol dire ridurre l'economia, allontanare le persone e andare a colpire, ribadisce più volte Taucci, anche il turismo e quello estivo è certamente quello di cui vive principalmente una città come Pescara.

Con i già citati a chiedere ancora una volta il ritiro di quel piano di risanamento acustico che rischia di colpire anche la movida sul lungomare della città, sono anche il presidente della Confcommercio Riccardo Padovano insieme a Carlo Nicoletti, il direttore della Confartigianato Fabrizio Vianale e la presidente della Confesercenti Pescara Marina Dolci che lamenta anche, proprio in vista dell'estate, l'ennesima mancanza di programmazione: “quali saranno gli eventi noi non lo sappiamo ancora”, conclude.

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