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Una messa in ricordo di Roberto De Rugeriis a un anno dalla sua morte

Il costruttore edile è morto a 87 anni il 13 gennaio 2021, appena quattro mesi dopo l'amata moglie Riva Peverino. Tutti lo celebrano come un grande uomo

Domani (13 gennaio) alle ore 18 nella chiesa di Sant’Antonio, a Pescara, si terrà la messa di celebrazione in memoria del costruttore edile Roberto De Rugeriis, ad un anno dalla sua scomparsa avvenuta il 13 gennaio 2021. Famigliari, amici, colleghi e conoscenti potranno esprimere una preghiera in ricordo della sua persona e del suo operato. De Rugeriis è stato tra i principali protagonisti del panorama edilizio di Pescara e Città Sant’Angelo degli ultimi 50 anni, ma era di origini marsicane: era infatti nato ad Avezzano il 14 maggio 1933. È morto a 87 anni, appena quattro mesi dopo l'amata moglie Riva Peverino. Tra le varie cariche da lui ricoperte, si ricordano quelle di presidente della Cassa Edile, del Club Nautico e del Circolo Tennis.

Ristrutturò, inoltre, la sede regionale della Rai, in via De Amicis. Fu tra i cofondatori del Cep, Costruttori edili pescaresi, con cui costruì le abitazioni di ampie zone della nostra città, come i Gesuiti e la parte dei colli che va dalla motorizzazione alla Madonna dei sette dolori. Il fiore all’occhiello della sua carriera sono state però le case di Città Sant’Angelo, un intero quartiere dove vivono circa tremila persone, venuto su negli anni in cui in quella zona non c’era nulla (l’Iper venne molto dopo) e dove attualmente si trova anche una collina in memoria del figlio Renato, venuto a mancare prematuramente.

Tutti lo celebrano come un grande uomo, che aveva fatto del proprio lavoro la sua passione più grande. A volte si metteva anche dietro al bancone de "Il Traghetto", lo stabilimento balneare di famiglia da oltre cinquant’anni. Una persona decisamente positiva, che si faceva voler bene. Fervido amante della vita, magicamente in equilibrio tra spericolatezza e senso di responsabilità, padre di otto figli, Roberto De Rugeriis era anche un instancabile viaggiatore e sportivo d’animo, prima ancora che atleta. Fu tra i primi a provare lo sci d’acqua a Pescara e il wind-surf. Eterno ragazzo, sempre a cavallo della sua moto, fece il primo volo in parapendio per il suo sessantesimo compleanno. Appassionato di ciclismo e ciclista a sua volta, era figlio d’arte di Ruggero De Rugeriis, gran maestro di scherma.

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