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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Mauro Del Pizzo, la tradizione nell'innovazione alla trattoria metropolitana 'CasaMatta'

Abbiamo incontrato lo chef pescarese che da pochi mesi ha aperto questo nuovo locale in via Venezia, proponendo piatti che viaggiano sull'onda della memoria. Ci ha detto la sua sulla cucina ma anche sul Covid e i Dpcm del governo

Lo chef pescarese Mauro Del Pizzo ha incontrato ieri la stampa per presentare la sua nuova creatura: 'CasaMatta'. Partito dall'ideazione de "Il diavolo e l’acqua santa" nel 1997, Del Pizzo ha poi avuto varie esperienze professionali in giro per l'Abruzzo. Da pochi mesi ha aperto questo locale in via Venezia, concependolo come una "trattoria metropolitana" e proponendo piatti che viaggiano sull'onda della memoria.

La cucina di Mauro, infatti, può essere definita come un suggestivo percorso del gusto che porta la tradizione nell'innovazione. E, d'altronde, entrando a 'CasaMatta' non si può non notare una cucina a vista che sembra quasi quella di un'abitazione privata, perché l'obiettivo è di "trasportare un elemento di questa casa a casa tua", puntualizza lo chef, che non ha intenzione di fermarsi qui, visto che nel futuro vorrebbe unire alla ristorazione anche la ricettività, realizzando 6 suites accanto al suo ristorante.

Tornando al cibo, Del Pizzo mira a rendere più digeribili i piatti della nostra tradizione: "Io cerco di non fare una semplice "interpretazione" del piatto perché sono interessato a ciò che il piatto deve trasmettere, senza fronzoli. Seguo la stagionalità, in quanto credo che ogni pietanza vada degustata nel giusto periodo dell'anno". Insomma, Del Pizzo non imita piatti "destrutturati" ma ha una sua idea molto chiara, dove il ricordo gioca un ruolo importante: "I miei nonni avevano dei terreni in Strada Cetrullo, e tutto ciò che oggi preparo appartiene a una memoria storica del mio palato. Penso ad esempio a pasta e fagioli, di cui io da bambino ho assaggiato il "vero sapore". Un sapore che, quindi, so distinguere e riconoscere. E che voglio ripresentare ai miei clienti".

CasaMatta-2

Alcune prelibatezze che ci permettiamo di suggerire sono il cannolo di peperone arrosto farcito con salsa tonnata, i ceppetti (che sarebbero delle piccole sagnette) con ceci e baccalà e, in ultimo, lo stracotto di manzo. Merita una menzione speciale l'hamburger di agnello con fonduta di pecorino e pane tostato croccante macerato in acqua di pomodoro: forse la dimostrazione più lampante che è possibile rileggere in chiave abruzzese anche un piatto che, per il tipo di carne adottata, è inevitabilmente di derivazione americana, qui però coniugata secondo i dettami della migliore cucina italiana. E per il dessert sono da provare i cannoletti al burro con crema pasticcera.

Anche per quanto riguarda la parte enologica c'è una scelta ben precisa: Del Pizzo, infatti, ha creato un'assortita cantina che ama definire "boutique alimentare". La carta dei vini "è a vista, non scritta, ed è suddivisa per regioni. Una carta viva", spiega. Un concetto al quale lui tiene molto perché, oltre che chef, è anche sommelier. 

Inevitabile, infine, parlare dell'emergenza Covid e dei recenti Dpcm del governo. Mauro taglia corto: "Bisogna sapersi adattare e reinventarsi. Io ho iniziato questa nuova avventura in un periodo difficile, ma non mi sento un eroe, semmai un combattente". E sulla necessità di dover chiudere prima, non sembra porsi troppi problemi: "Vorrà dire che anticiperò l'orario di apertura".

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