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Covid-19, Acerbo dona il plasma: "Siamo idonei solamente in 4 su centinaia di casi"

A farlo sapere è Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, che è stato al centro trasfusionale dell'ospedale di Pescara per donare il plasma per terapie anti Covid-19

Sono soltanto 4 coloro che possono donare il plasma dopo essere guariti dal Covid-19 (Coronavirus) per cercare di curare coloro che sono contagiati.
A farlo sapere è Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, che è stato al centro trasfusionale dell'ospedale di Pescara per donare il plasma per terapie anti Covid-19.

«Purtroppo siamo pochissimi tra i guariti dal Covid ad avere le caratteristiche per poter donare il plasma», dice Acerbo riferendo quanto detto da una dottoressa, «su centinaia di casi al momento siamo in quattro donatori utili di plasma. Io fortunatamente ho un tasso di anticorpi immunizzanti altissimo (il doppio del coefficiente che serve). Ma siamo in pochi e quindi la terapia al plasma è disponibile per un numero limitatissimo di pazienti. Tra l'altro per il plasma anti-covid le donazioni vanno fatte nel periodo immediatamente successivo alla guarigione perché si riduce progressivamente il tasso di anticorpi».

Acerbo ricorda anche che «va tenuto presente che si tratta, come tutte le altre, di una terapia sperimentale. E ve ne sono altre, come per esempio quella col Tocilizumab che hanno dato a me, che danno buoni risultati. Ma non sempre purtroppo. Soprattutto le persone con patologie pregresse o più deboli per varie ragioni a partire dall'età rischiano molto. Quindi rimane indispensabile limitare la diffusione del contagio. Mettetevi la mascherina».

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