rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Il pescarese Di Pillo a "Non è l'arena" su La7 per ricordare quella domanda scomoda sul covo di Riina [VIDEO]

Massimiliano Di Pillo del Movimento Agende Rosse ed ex consigliere comunale è stato intervistato da uno degli inviati del programma condotto da Massimo GIletti

Il pescarese Massimiliano Di Pillo del movimento Agende Rosse è stato intervistato nella puntata dell'altro ieri (domenica 26 febbraio) del programma "Non è l'arena" su La7 condotto da Massimo Giletti.
Di Pillo ha ricordato, al microfono di Silvio Schembri, il gelo che calò nell'aula dell'università di Chieti quando pose una domanda scomoda sulla mancata perquisizione del covo del boss mafioso Totò Riina.

E l'inviato di Giletti ha così intervistato l'uomo, Di Pillo, la cui domanda, posta nell'ateneo teatino ha aperto un nuovo caso sulla verità dell'arresto di Riina.

Era l’8 maggio del 2013 nell’aula magna di Scienze Sociali. «Voglio prima di tutto ringraziare Silvio Schembri e Matteo Marchetti che mi hanno cercato e trovato, Giuliano Girlando per aver fatto da tramite, e naturalmente Massimo Giletti per aver deciso di mandare in onda una storia di 10 anni fa, che forse potrebbe aiutarci a capire meglio gli accadimenti di uno dei misteri italiani più incredibili», scrive Di Pillo.

Che poi ricorda: «Il 15 gennaio 1993 fu arrestato Totò Riina capo di “cosa nostra”, latitante da più di 20 anni, dopo quell’arresto, scese una cortina fumogena su cosa accadde successivamente al 15 gennaio. Il suo covo non fu perquisito, e dopo 15 giorni alla richiesta del procuratore Caselli di notizie rispetto al lavoro svolto dai carabinieri, i vertici dei Ros provarono a giustificare l’ingiustificabile, semplicemente ammettendo di non aver mai allestito alcunché potesse dare seguito alle indagini sul covo dello stesso Riina. Oggi grazie alla redazione di “Non è l’arena”, dopo aver visto il video con la mia domanda ma soprattutto le risposte dell’ex colonnello De Donno, forse potrebbe aprirsi un nuovo filone d’inchiesta. Come ha chiesto Ingroia durante la trasmissione, forse la magistratura dovrebbe acquisire le immagini e chiedere a De Donno spiegazioni di quelle sue incredibili affermazioni. La storia di quell’arresto, dice che prima del 15 gennaio 1993 l’uscita del covo in via Bernini a Palermo, di filmato solo il giorno precedente, e cioè il 14 gennaio del 1993. De Donno afferma dopo la mia domanda, che in via Bernini i carabinieri era appostati da più settimane, questo ad avallare il ministro Mancino che disse alla stampa nel dicembre del 1992, che a breve avrebbero arrestato Riina. E poi tant’è altre risposte assurde, in minima parte contestate dal sottoscritto. Un grazie va anche a Giordano Di Matteo, che fece le riprese di quel video, e agli amici Gabriele Straccini e Maria Assunta Di Simone presenti quel giorno a Chieti». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il pescarese Di Pillo a "Non è l'arena" su La7 per ricordare quella domanda scomoda sul covo di Riina [VIDEO]

IlPescara è in caricamento