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Marineria di Pescara in ginocchio per l'emergenza Coronavirus: videoconferenza della prefettura per trovare una soluzione

Venerdì 17 aprile il prefetto Basilicata ha tenuto una videoconferenza alla presenza dei rappresentanti degli armatori, del Comune di Pescara e della capitaneria di porto

Marineria di Pescara in ginocchio per l'emergenza Coronavirus, con le barche ferme volontariamente dal 12 marzo per evitare possibili contagi considerando gli spazi ristretti dei pescherecci, e gli armatori che lanciano un nuovo grido d'allarme per ricevere sostegno economico.

Venerdì 17 aprile si è tenuta una videoconferenza, voluta dal prefetto Basilicata, alla quale hanno partecipato i rappresentanti degli armatori, il comandante della capitaneria di porto ed i rappresentanti dell'amministrazione comunale, per fare il punto della situazione e trovare possibili soluzioni al grave problema che affligge tutto il comparto pesca.

Il presidente degli armatori pescaresi ha evidenziato le gravi ripercussioni economiche sui lavoratori e sulle loro famiglie, ribadendo quanto già chiesto al ministero delle politiche agricole e forestali, per ottenere subito liquidità per il pagamento degli aiuti economici relativi al periodo di arresto temporaneo obbligatorio del 2018 e 2019 e la velocizzazione dei tempi di erogazione della cassa integrazione, estesa attualmente anche al comparto pesca.

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L'associazione ha evidenziato che va modificato il decreto del dicembre 2019 sul periodo di fermo pesca dal 17 agosto al 15 settembre, da anticipare all'attuale periodo di fermo dovuto al Coronavirus.  Il prefetto ha assicurato che le questioni sollevate saranno portate all’attenzione del Ministro dell’Interno per le conseguenti iniziative.

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