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"Welcom to Pescara", i manifesti senza "e" diventano virali tra polemiche e ironia: la precisazione del Comune [VIDEO]

La scritta è apparsa nel sottopasso di via Michelangelo ed è diventata subito virale sui social, ma l'amministrazione precisa che non si tratta di una sua campagna di marketing sbagliata e che quei cartelloni sono di proprietà di Rfi che gestisce anche le affissioni

La prima domanda che ci si è posti vedendo quel “Welcom” a caratteri cubitali sprovvisto della “e” finale è stata: sono veri o sono falsi? La seconda è chi lo ha avesse affisso nei pressi della stazione ferroviaria. Inutile dire che il “fattaccio”  è subito diventato virale e in tanti il dito lo hanno puntato verso l'amministrazione tra polemiche e ironia. 

Ci è voluto un po', ma a svelare il mistero è stata proprio l'amministrazione. Sì, quell'enorme manifesto “Welcom to Pescara” c'è davvero all'imbocco del sottopasso di via Michelangelo e a verificarlo ci sono andati persino i “99 Cosse” che hanno pubblicato un video “muto” dal gusto ironico. Ma no, non è una fallita operazione di marketing del Comune.

Su chi ne sia l'autore resta il mistero certo è, precisa l'amministrazione che “i cartelloni sono di proprietà di Rfi che cura anche la gestione delle affissioni”. Una precisazione fatta con “lo scopo di riportare nei canoni della verità quanto viene erroneamente riferito e, allo stesso tempo, vuol essere un invito rivolto a tutti i cittadini a onorare sempre e comunque la buona immagine della città anche sui social network”.

Una replica che fa il paio con quella che l'amministrazione rivolge a chi l'ha accusata di esserne autrice. Accuse social, afferma nella nota diffusa, “con tutta evidenza frutto di iniziative di soggetti assuefatti al ruolo di diffamatori del buon nome della città di Pescara e del Comune che viene fatto oggetto di scherno e sberleffo”.

L'auspicio di chi guida Palazzo di Città è che “Rete ferroviaria voglia intervenire quanto prima per riportare le scritte a stampa nelle condizioni di completa e migliore visibilità”.

Aperta resta l'ultima domanda. Errore o goliardia? Su questo solo chi li ha realizzati potrebbe dare una risposta. Certo è che qualunque essa sia, visto il grande successo avuto sui social, un merito a chi li ha realizzati va riconosciuto e cioè quello di aver pienamente risposto ad una delle regole più importanti del marketing: “nel bene o nel male, purché se ne parli”.

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