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Al terminal bus la manifestazione "Un ponte di corpi" per i diritti dei rifugiati e migranti

Appuntamento davanti alla locomotiva nel terminal bus della stazione di Pescara sabato 5 marzo per chiedere l'apertura delle frontiere e la tutela dei rifugiati e richiedenti asilo

Sabato 5 marzo con partenza dalla locomotiva del terminal bus di Pescara, si terrà la manifestazione "Un ponte di corpi" organizzata dalle associazioni della società civile, studenti e movimenti per chiedere l'apertura delle frontiere, la concessione del diritto d'asilo e la protezione umanitaria dei rifugiati e migranti. Appuntamento alle 11 con il corteo che muoverà verso la nave di Cascella dove si fermerà alle 11,30 per la performance di Chiara Ballone e contributi artistici dei partecipanti.

Gli organizzatori protestano per le azioni di Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, che in tutta e al di fuori dell'Ue  schiera navi, aerei, droni, auto di pattuglia e radar partecipando attivamente alle deportazioni, aiutando i paesi terzi a sorvegliare le persone in movimento.

"No agli accordi del Memorandum Italia Libia con cui l’Italia finanzia i miliziani della cosiddetta guardia costiera libica e i lager dove i migranti catturati in mare vengono deportati, torturati, stuprati, uccisi. L’indegnità dei Cpr: i Centri di permanenza per il rimpatrio dove i“migranti irregolari”, vengono detenuti senza aver commesso alcun reato. Per tutte le esternalizzazioni delle nostre frontiere viene utilizzato denaro pubblico, frutto del lavoro e dei sacrifici di noi cittadini: ciò ci rende complici di azioni disumane che provocano sofferenza e morte con il solo scopo di negare il diritto a una vita dignitosa.

Il 6 marzo 2021, un anno fa, lungo i confini e nelle piazze di diverse città, un gruppo di donne e uomini ha costruito con i propri corpi un ponte simbolico per denunciare le continue violenze e i respingimenti di cui sono vittime le persone che tentano di raggiungere un luogo in cui poter vivere con dignità."

Decine di piazze e frontiere italiane saranno coinvolte sabato 5 marzo per affermare il diritto alla vita, alla mobilità e all'accoglienza in questo momento buio per l'Europa: "Anche quest’anno faremo volare le farfalle gialle sopra i fili spinati." Hanno aderito Mediterranea Saving Humans Pescara, Caritas diocesana, Anpi, Rete oltre il ponte, Associazione 360, Possibile Abruzzo, Giovani comunisti/e Pescara, Associazione Clean Up, Deposito dei segni onlus, Potere al popolo Pescara, Ginestra e Collettivo Zona Fucsia.

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