La denuncia di una cittadina: “A due anni dalla richiesta accolta, il Comune non ha mai realizzato il parcheggio disabili per mia zia”
La richiesta è stata avanzata e protocollata l'8 novembre del 2021. Di lì a poco, le sarebbe stato assicurato, il parcheggio per disabili nominale richiesto sarebbe stato realizzato. Sono passati quasi due anni, ma di quello stallo non ci sarebbe neanche l'ombra e dopo 16 mesi di pazienza e un passaggio al mese in Comune per reiterare la richiesta la donna, residente in viale Marconi, ha deciso di rivolgersi a IlPescara per rendere pubblico il suo disagio nella speranza che alla fine il diritto messo nero su bianco nella richiesta avanzata e accolta si concretizzi.
“Mi occupo della zia del mio compagno. Aveva 89 anni quando ho fatto la richiesta e ora ne ha 91. È invalida al cento per cento e in sedia a rotelle. Sono io ad accompagnarla ogni volta che c'è bisogno per fare le visite mediche e tutto ciò che è necessario – spiega -. Ho fatto la richiesta per il parcheggio cui ha diritto quasi due anni fa e l'8 novembre 2021 è stata accettata. Mi dissero che in due o tre mesi il parcheggio sarebbe stato realizzato. Siamo a marzo 2023 e ancora non c'è”.
La donna abita in viale Marconi, ma quel parcheggio lo ha chiesto in via dei Sabini proprio all'incrocio con quella che è una delle arterie principali della città. “Da quando la domanda è stata accolta – racconta – ogni mese sono andata negli uffici comunali e mi hanno sempre detto 'ora lo facciamo'". Nulla però si sarebbe mosso fino a due mesi fa quando "gli operai sono finalmente venuti, ma stavano mettendo il cartello provvisorio dalla parte sbagliata della carreggiata. Sono scesa e ho spiegato il problema dato che nella documentazione che mi avevano chiesto per indicare il punto in cui avrei voluto quel parcheggio per agevolarmi negli spostamenti, ne avevo indicato un altro. In quell'occasione mi è stato assicurato che avrebbero provveduto entro la settimana”.
Di settimane però ne sarebbero passate altre otto senza che nulla accadesse. L'ultimo tentativo la donna lo avrebbe fatto, racconta lei stessa, “quando hanno realizzato quelle strisce pedonali che poi hanno cancellato su viale Marconi. Ho chiesto e mi hanno rimpallato ancora una volta da una persona all'altra e io sono ancora qui ad aspettare. Per poter caricare mia zia sulla macchina devo ancora fermarmi sulla carreggiata creando disagi anche al traffico. Sono due anni che aspetto questo benedetto parcheggio e a volte penso che se mai dovesse morire non lo dirò al Comune fino a quando non lo avranno fatto. Glielo dirò solo dopo. Ho vissuto tanti anni a Silvi – conclude – e a volte lo rimpiango”.
I toni con cui ci parla sono pacati e quello che intende denunciare è il disagio che sta vivendo senza per questo alzare mai la voce. Potrebbe trattarsi di un disguido tecnico certo, ma per lei quel che conta è che a 16 mesi da quella richiesta protocollata arrivi una risposta e cioè che per poter assistere la zia disabile quel parcheggio venga finalmente realizzato.