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Lotta alle mafie, Spoltore ricorda Peppino Impastato

Nella giornata internazionale dedicata alle vittime innocenti l'omaggio dell'amministrazione, gli alunni e i docenti della scuola dell'infanzia Rita Levi Montalcino di Santa Teresa di Spoltore, al giornalista assassinato la notte del 9 maggio 1978

Ricorre oggi la giornata internazionale delle vittime innocenti delle mafie e l'omaggio della scuola dell'infanzia Rita Levi Montalcino di Santa Teresa di Spoltore è andato a Giuseppe (Peppino) Impastato che dalla mafia fu ucciso, a soli trant'anni, la notte del 9 maggio del 1978. Questa mattina, infatti, nel piazzale antistante l'istituto, che è intitolato proprio a lui, si è tenuta una manifestazione in sua memoria. All'evento hanno preso parte il sindaco Luciano di Lorito, la dirigente scolastica Nicoletta Paolini, l'assessore comunale all'istruzione Roberta Rullo, le docenti e ovviamente gli alunni della scuola, che hanno presentato dei lavori realizzati durante l’attività didattica in sezione per commemorare le vittime delle mafie. Una figura centrale nella lotta alle mafie quella di Impastato, nato a Cinisi (Palermo) nel 1948, che proveniva proprio da una famiglia legata alla malavita. Interrotti i rapporti con quesa, è diventato giornalista e scrittore e per tutta la sua vita ha lottato in nome della legalità. Nel 1978 si candidò nella lista democrazia proletaria per le elezioni comunali, ma non arrivò mai a vedere l'esito del voto. La notte del 9 maggio fu ucciso su commissione del boss Gaetano Badalamenti. Fu sequestrato, picchiato e poi lasciato tramortito sui binari ferroviari fu fatto saltare in aria con il tritolo tentando di inscenare un attentato terroristico finito male.

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