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Giovedì, 25 Aprile 2024
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In corso la "decostruzione" dei piloni dell'asse attrezzato con l'artista Peeta [FOTO]

Un "live-painting" per mostrare la filosofia del restyling che si concluderà il 25 luglio: l'iniziativa è promossa nell'ambito del Murap festival 2022 e vedrà iniziative anche a Villa del Fuoco e via Lago di Capestrano

Nuovo look per gli undici piloni dell'asse attrezzato compresi tra il ponte d'Annunzio e il ponte Risorgimento. È l'artista veneziano Peeta ad occuparsi della nuova veste con la sua opera di arte urbana iniziata già da qualche giorno e che questa mattina ha visto una sessione di “live-painting” nel corso della quale è stato illustrato il senso del lavoro dell'artista che si concluderà il 25 luglio, alla presenza del sindaco Carlo Masci, del presidente del Murap festival Alessandro Sonsini (festival nell'ambito del quale è promossa l'iniziativa), del vicesindaco Gianni Santilli, del consigliere comunale Giampiero Lettere e del presidente della fondazione Aria Dante Marianacci. Una pittura anamofica quella di Peeta che deforma, distorce e decostruisce i limiti delle superfici dei piloni anticipando la volontà dell'amministrazione di vedere “liberata” la città dall’invadente infrastruttura visiva dell’asse attrezzato.

“Un lavoro specifico che recupera in qualche modo anche 'la calla' dipinta anni fa sul primo pilone che guarda il ponte d'Annunzio – spiega Sonsini -. Ci siamo riuscendo facendo sì che la calla non resti una sorta di corpo estraneo ma divenga elemento inserito in una visione cromatica comune. Si tratta degli asset fondativi di una idea di muralismo urbano contemporaneo che abbiamo introdotto in questa città”.

Il live-painting con l'artista Peeta che sta ridipingendo i piloni dell'asse attrezzato

“Abbiamo sempre visto questi piloni tristi e grigi –sottolinea Masci –; li abbiamo trasformati utilizzando il muralismo urbano e invitando artisti di livello internazionale che, oltretutto, portano il nome di Pescara in tutto il mondo vista anche la presenza qui oggi di un film-maker di New York che sta documentando ciò che avviene. Un’operazione di grande qualità artistica e culturale che attiva il valore aggiunto di trasformare zone ritenute solitamente di minore importanza o degradate. Stiamo operando qui nella zona del lungofiume e dei piloni dell’asse attrezzato, ma lo stesso faremo anche al quartiere di Villa del Fuoco e su via Lago di Capestrano dove due palazzi Ater – fa sapere - lasceranno spazio per altri interventi di carattere artistico, come del resto abbiamo fatto lo scorso anno a Zanni e San Donato. Pescara è bella in tutti i suoi scorci e penso che noi lo stiamo dimostrando”.

“Fondazione Aria sta partecipando con entusiasmo a questo progetto, anche con un rilevante impegno economico – conclude Marianacci -. Crediamo molto nella riqualificazione delle zone periferiche e anche centrali un po’ o più abbandonate. La cultura e la bellezza aiutano anche lo spirito. È con questa filosofia stiamo tenendo anche altri eventi, come la mostra sull’Armenia”.

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