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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Oltre 9mila persone in attesa della visita per l'invalidità, Blasioli (Pd): "Pochi medici, falle nel sistema Inps e struttura fatiscente" [FOTO]

Il consigliere regionale ha effettuato una visita ispettiva nella Uoc di medicina legale e si è confrontato con il direttore Ildo Polidoro che da anni, ricorda, chiede soluzioni ai vertici Asl: "Le pratiche vanno smaltite, serve un piano e il reparto va spostato"

Oltre 9mila visite di invalidità civile ancora da espletare all'ospedale di Pescara. Visite relative agli anni 2020 e 2021 e che per alcuni si sono quindi tradotte in oltre due anni di attesa. Tempi biblici che si sono tradotti a volte anche nel decesso prima di arrivare a visita ecco perché servirebbe un piano specifico per evadere le pratiche arretrate.

A riferirlo e chiedere interventi urgenti per risolvere la grave problematica è il consigliere regionale del Partito democratico Antonio Blasioli che ha effettuato una visita ispettiva nell'Unità operativa complessa di medicina legale del Santo Spirito per comprendere le ragioni dei ritardi e, come detto, individuare possibili soluzioni. Ritadi che aveva denunciato anche la Cgil in occasione del presidio qualche giorno fa con il dato, leggermente più alto rispetto a quello definito con la visita ispettiva, stampato e attaccato davanti ai cancelli del Cup insieme a tutti quelli che riguardano le liste d'attesa per le visite specialistiche che si effettuano nel presidio.

La visita ispettiva del consigliere regionale Antonio Blasioli nella Uoc di medicina legale: "Struttura fatiscente"

Nel caso specifico si parla delle visite utili a determinare la reale invalidità e il diritto all'indennità di accompagnamento. Un tema di cui Blasioli ha parlato con il direttore della Uoc Ildo Polidoro “che più volte negli anni – tiene a sottolineare si è fatto portavoce della necessità di risoluzione del problema con i vertici dell’azienda sanitaria”. Proprio dal confronto con Polidoro sarebbero emerse le due principali ragioni che hanno determinato i gravi ritardi. Il primo è la cronica carenza di organico nell'unità operativa ridotto negli anni, riferisce il consigliere regionale, del 50 per cento con la conseguenza di sottoporre chi c'è a pesantissimi carichi di lavoro. “A questo si aggiunge il fatto che i dirigenti medici della medicina legale – prosegue Blasioli - solo alcuni dei componenti delle nove commissioni preposte alle visite e svolgono molte altre mansioni. Abbiamo potuto constatare come alcuni di loro fossero usciti per un intervento d’urgenza nella notte e questa mattina si trovassero regolarmente in ospedale senza alcun riposo”. Una situazione per la quale servirebbero quindi almeno altri tre dirigenti medici.

Il secondo problema risiede nel fatto che “non tutte le commissioni esaminatrici lavorano con la stessa efficacia. I membri vengono remunerati a gettone (50 euro a seduta più 5 euro a pratica conclusa) e dispongono di autonomia nel fissare le sedute, modalità che si presta a troppe incertezze e ambiguità”, chiosa il consigliere regionale che chiede quindi un protocollo definito che fissi standard di efficienza da rispettare e che siano sottoposti ad un meccanismo di controllo periodico che preveda anche la possibilità di sostituire chi non rispetta i termini stabiliti. “In media le commissioni svolgono circa 200 visite al mese, operando per due giorni a settimana, e sono costituite, oltre che dai medici di medicina legale, anche da medici del lavoro, componenti Asl, delle associazioni di categoria, e assistenti sociali”, aggiunge.

Alle problematiche interne alla Asl, prosegue Blasioli, c'è anche quella relativa alla procedura informatica dell'Inps “che raccoglie ed elabora le domande presentate dai cittadini per poi provare a calendarizzare le visite in base alle disponibilità fornite dalle commissioni. Se in quel momento non esistono date disponibili, la pratica resta sospesa con il rischio che venga scavalcata da pratiche successive”. Una criticità per la quale proprio all'Istituto, fa sapere, chiederà spiegazioni.

Ultimo problema quello degli uffici dell'Unità di medicina legale che si trova al terzo piano della palazzina H e che sono chiusi al pubblico “a causa di gravi lacune strutturali (altezza del vano scale non a norma e mancanza dell’ascensore che si ferma al secondo piano), che li rendono inaccessibili a disabili e persone con problemi di deambulazione. Le visite vengono infatti svolte in un’altra palazzina, ma resta paradossale che l’ufficio che si occupa di invalidità sia di fatto precluso ai soggetti più fragili, compresi i dipendenti alle prese con invalidità motoria”: Blasioli parla di un edificio in totale abbandono documentando i problemi con delle fotografie e su questo , conclude, “sarebbe interessante conoscere il parere dell’ufficio igiene, che ha sede nella stessa palazzina. E sarebbe soprattutto auspicabile il trasferimento della struttura in un’altra palazzina”.

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