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Licenziata dopo 21 anni dalla casa albergo "La Pineta": gli ospiti chiedono il reintegro con una petizione

Nel frattempo i sindacati hanno impugnato l'atto e proseguiranno per le vie legali, per loro il licenziamento è illegittimo: il 27 giugno la vertenza che vede in stato di agitazione tutti i dipendenti e le dipendenti, ma anche i residenti, approda al tavolo del prefetto

Una petizione degli ospiti per chiedere il reintegro e dall'altra parte l'impugnazione da parte dei sindacati che procederanno legalmente perché riottenga il lavoro dato che quel licenziamento lo ritengono "illegittimo".

Fronte comune nell'ambito della vertenza della casa albergo “La Pineta” per far sì che la dipendente licenziata riprenda a pieno le sue funzioni. Per lei il licenziamento è arrivato dopo 21 anni e questo sarà uno dei temi che Fp-Cgil, Fials, Filcams Cgil e Fisascat Cisl porteranno al tavolo del prefetto che si terrà il 27 giugno alle 10.30. Tavolo cui si siederanno anche alcuni rappresentanti degli ospiti che qualche giorno fa hanno firmato la petizione, e lo hanno fatto tutti, per chiedere al nuovo gestore di fare un passo indietro. “Gli ospiti della casa albergo 'La Pineta' – si legge in testa al documento - esprimono tutta la loro solidarietà alla dottoressa licenziata dopo 21 anni di lavoro svolto nella struttura con professionalità, competenza e abnegazione nel duplice ruolo di assistente sociale e animatrice. Chiedono pertanto agli organi di competenza che sia reintegrata al più presto nelle sue funzioni, per salvaguardare il benessere e la serenità degli ospiti”.

Una vertenza complessa che sembrava prossima ad una soluzione già a maggio quando nell'ultimo incontro avuto dai sindacati con il nuovo gestore e l'Inps che della struttura è proprietaria, ci si era assunti impegni chiari con una verifica che doveva essere fatta a settembre. Invece, avevano poi denunciato nuovamente i sindacati, un primo licenziamento c'è stato e la riduzione di ore, con quindi la negazione dei diritti acquisiti hanno sempre sottolineato le organizzazioni, è stata applicata ad altri dipendenti. Questo nel silenzio dell'Istituto previdenziale, hanno ribadito più volte Fp-Cgil, Fials, Filcams Cgil e Fisascat Cisl ., cui chiedono di prendere una posizione chiara nei confronti dei nuovi imprenditori alla guida della struttura. Inps che nel frattempo ha riaperto i termini del bando per l'ingresso di nuovi ospiti, cosa che, ed è questo l'obiettivo dei sindacati, risolverebbe il problema dell'equilibrio economico-finanziario lamentato dal gestore consentendo quindi di mantenere tutti i posti di lavoro e con questi anche tutti i diritti acquisiti dai dipendenti e le dipendenti.

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