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"Caro Babbo Natale...", anche quest’anno i bimbi affidano desideri e speranze alle Poste 

È il Covid il grande protagonista nelle missive, che oltre alle classiche liste dei regali contengono richieste anche immateriali

Anche quest’anno tanti bambini pescaresi si sono rivolti agli 80 uffici postali della provincia, ai portalettere oppure hanno utilizzato le cassette rosse distribuite su tutto il territorio per spedire le loro letterine indirizzate a Babbo Natale. È il Covid il grande protagonista nelle missive, che oltre alle classiche liste dei regali contengono richieste anche immateriali.

Giorgio ad esempio chiede a Babbo Natale se si ricorda di lui e scrive di essere “quello che l’anno scorso parlava del fatto che a Natale non ci sono solo i regali” e, dopo le immancabili richieste materiali, chiede di non essere inserito “nella lista dei cattivi”. Riky si preoccupa delle condizioni di salute di Santa Claus e scrive “Spero non ti sia ammalato”. “Io non mi intendo di regali ma tu sì”, scrive Anita, che continua “Ti voglio rivelare il mio desiderio almeno fin ora: vorrei tanto che il Covid finisse, così tutta la gente può tornare in viaggio, in vacanza e anche nei ristoranti”. Le fa eco Vittoria, che scrive “Babbo Natale, fai passare il Covid e tutte le cose brutte”, e chiede “un libro che parla del corpo umano e come funziona il corpo”. “Babbo Natale, hai fatto il vaccino? Io lo farò tra poco”, scrive Gabriele, che aggiunge “È vero che non fa male?”.  

Chiede una vacanza con la famiglia Angela, che aggiunge: “Vorrei che andassi da tutti i bambini, anche quelli poveri, che il giorno di Natale sono tristi”. Giulia esordisce così: “Quest’anno non è stato dei migliori però quando arriva il periodo natalizio mi tiro sempre su di morale”.A proposito di bilanci di fine anno, Viola ammette “certe volte ho litigato con mia sorella ma le voglio bene” e poi passa alla richiesta: “la scheda per il telefono”, con una rassicurazione “tranquillo, il telefono già ce l’ho”. Arianna invece chiede a Babbo Natale se è stata brava, con tanto di caselle da barrare “sì”, “no” e “così così”, accompagnate dal monito “scegli attentamente”. 

È decisamente “green” la richiesta di Gianmarco (“per nonno un tagliaerba e per nonna una pinzetta per tagliare i fiori”), che pensa anche ai suoi genitori e chiede “una calamita a cuoricino con al centro una G”. Singolare la richiesta di Giuditta (5 anni), che in mezzo alle tradizionali richieste di regali pensa alla tavola e inserisce “acqua liscia e frizzante” e soprattutto “gli arrosticini”. E c’è anche chi, come Marcello, ha la soluzione a portata di mano e chiede a Babbo Natale di portarsi con le sue renne il Coronavirus al Polo Nord, “così morirà dal freddo e noi staremo tutti più tranquilli”. 

Tante le letterine colorate rintracciate dagli addetti di Poste Italiane nelle cassette rosse, come sottolinea Maria Ciccarone, responsabile del Centro di Distribuzione di via Volta a Pescara: “Gli indirizzi sono sempre i più svariati e fantasiosi: via della Luna, via Polo Nord, via delle Renne, Circolo Polare Artico e il più generico “Per Babbo Natale”. Ogni anno è sempre bello e sorprendente trovare queste letterine, che ormai fanno parte della tradizione aziendale e regalano una componente magica al nostro lavoro di tutti i giorni”.

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