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Cannabis, Radicali contro l'associazione Pro vita: "La campagna contro la legalizzazione è un assist alle mafie"

Ad affermarlo il segretario regionale Riccardo Varveri: "Legalizzare vuol dire controllare il fenomeno e prevenire l'abuso"

“Un assist alle mafie, questo è la campagna dell’associazione Pro vita & famiglia partita oggi da Pescara contro la legalizzazione della cannabis e la legge in discussione in parlamento”.

A dirlo è Riccardo Varveri, segretario dei Radicali Abruzzo e coordinatore della campagna referendaria “Cannabis legale”. “I proibizionismi sono un regalo alle famiglie malavitose – aggiunge -. Le 600 mila firme raccolte in una settimana per il referendum durante la scorsa estate sono un monito dei tempi che viviamo e della sfiducia dei cittadini verso metodi che hanno fallito nel controllo di alcuni fenomeni sociali. Il disegno di legge in discussione si limita a prevedere la depenalizzazione per la coltivazione di 4 piantine di cannabis – aggiunge - che, come tutte le altre droghe, oggi è già libera: legalizzare significa intervenire per controllare il fenomeno, prevenire l’abuso, entrare in possesso di dati certi per poter individuare politiche preventive”.

“L’esperienza insegna che è impensabile fermare un fenomeno sociale che coinvolge circa sei milioni di consumatori – conclude Varveri -: non resta che controllarlo, legalizzando la sostanza, sottraendo circa 7 miliardi di euro alle mafie”.

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