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La protesta della Lega per la difesa del cane: "Il Comune di Spoltore intende convenzionarsi con una canile privato, torni sui suoi passi"

L’associazione critica la decisione e invita l’amministrazione comunale a tornare sui propri passi: "La struttura indicata è da tempo oggetto di critiche e controversie riguardo alle condizioni in cui vengono tenuti gli animali"

Lndc Animal Protection ha appreso che il Comune di Spoltore avrebbe espresso l’intenzione di convenzionarsi con un canile privato che per anni è stato al centro di numerose polemiche in merito alle condizioni di detenzione dei cani.
«La struttura, peraltro, si trova in una posizione difficile da raggiungere e lontana da grandi centri abitati, e questo rappresenta un deterrente sia per le adozioni sia per il controllo del benessere dei propri animali da parte del Comune stesso», si legge una nota della Lega nazionale per la difesa del cane.

Che poi prosegue così: «Attualmente i cani di Spoltore sono detenuti in una struttura convenzionata a Manoppello precedentemente sequestrata e quindi data in custodia giudiziale a un’associazione di protezione animali ma, per ragioni processuali, a breve la struttura tornerà in gestione al gestore originale. Nonostante l’attuale gestione abbia fatto adottare tutti i cani di Spoltore che gestiva (più di 15), il Comune ha deciso di spostare i cani presso la predetta struttura abruzzese nota alle cronache e difficilmente raggiungibile. Ricordiamo che solo pochi mesi fa durante i consigli comunali che riguardavano la costruzione del nuovo canile di Pescara proprio sul territorio di Spoltore, la sindaca Trulli aveva riferito quanto fosse perfetta la gestione dei cani nel suo Comune, che a suo parere non avrebbe avuto alcun bisogno di un rifugio, affermazioni smentite invece da questa scelta recente».

Lndc Animal Protection esprime il proprio sconcerto per questa decisione: «Tra la mancanza totale di progetti sul territorio per prevenire il randagismo, lasciato totalmente a discutibili scelte della polizia municipale e la scelta di rivolgersi a un canile privato controverso per custodire i propri cani, l’amministrazione di Spoltore sta esplicitando un notevole disinteresse per il benessere degli animali di cui è proprietaria e responsabile. È un dispiacere, perché da anni gli attivisti locali si impegnano sul territorio, spesso supplendo alle mancanze delle istituzioni, e ora saranno costretti ad affidare i cani che salvano a una struttura difficile da raggiungere e su cui ci sono ombre da tanto tempo. Del resto, Spoltore è lo stesso Comune che ogni anno continua a consentire l’attendamento del circo sul proprio territorio e questo la dice lunga sulla considerazione di questa città per il benessere degli animali. Invitiamo l’amministrazione a tornare sui propri passi e prendere in considerazione altre strutture per i propri cani, gestite da volontari o comunque dove sia loro concesso di accedere con facilità per monitorare le condizioni degli animali e promuovere le adozioni, cosa che dovrebbe avere la priorità».

«Quando in passato il Comune di Pescara ha paventato l’idea di spostare i cani in questa struttura abbiamo protestato vivacemente perché non ci sembrava una soluzione che tenesse conto del benessere di cani», sottolinea Paola Canonico, presidente di Lndc Pescara, «non possiamo quindi esimerci dal sollevare il medesimo sdegno per questa scelta, anche se non riguarda i cani di Pescara ma quelli di Spoltore. Per anni la nostra delegazione di Spoltore ha gestito con costi bassissimi la maggior parte dei cani vaganti sul territorio riducendo al minimo i cani da introdurre nel canile che allora era la struttura di Chieti. I comuni devono lavorare sul territorio, con i volontari locali e che il territorio lo vivono e lo conoscono, non eliminare il problema con canili lontani e convenzioni al ribasso».

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