Italia Nostra lancia un appello sulla pineta dannunziana: "Deve rimanere una riserva naturale"
L'appello è stato sottoscritto da diciotto personalità pescaresi per chiedere di tutelare la pineta dannunziana dopo l'incendio senza declassazioni per preservarne la sua identità storica
L'associazione "Italia Nostra" sezione di Pescara ha diffuso un appello firmato da diciotto personalità pescaresi per la tutela della pineta dannunziana. In particolare, nel documento che è aperto anche ad altre adesioni, si chiede di tutelare e preservare l'area verde mantenendola come riserva naturale ed avviando un restauro naturalistico molto accorto.
"Per questo favorisce ogni espressione che sia volta a riaffermare il carattere speciale di questa testimonianza storica e paesistica del nostro territorio ed è preoccupata dal manifestarsi di posizioni volte a liquidarne il valore, ora che il danno si è compiuto, con errate ricostruzioni storiche e discutibili argomentazioni scientifiche. La riserva va difesa e, soprattutto, attuata integralmente."
Nell'appello, i firmatari spiegano che la riserva dannunziana è uno dei simboli identitari della comunità pescarese, con un patrimonio botanico immenso per la città con l'acquisto dell'area a metà degli anni '70 e un'apposita legge che la rendeva ufficialmente una riserva regionale:
"Purtroppo da allora si sono accumulati ritardi gravi nella predisposizione dei Piani (il piano di assetto naturalistico è stato approvato solo di recente) e nella istituzione degli organismi scientifici di gestione che ancora mancano.
Una area così delicata, lasciata senza adeguato governo è particolarmente esposta sia al vandalismo che
alle mire speculative nei suoi dintorni ed al suo interno, incompatibili con la sua salvaguardia.
Oggi che questo importante compendio è stato colpito dal fuoco, da parte di alcune voci non si individua il
pericolo nei ritardi attuativi, non si chiede maggior manutenzione e vigilanza e la istituzione della direzione
scientifica; si indica la Riserva stessa come fattore di rischio."
Secondo i firmatari, Comune e Regione devono far sì che l'area verde resti un grande polmone verde per la città e uno scrigno di valori naturalistici, con una particolare vigilanza da parte della soprintendenza Abap Chieti - Pescara richiedendo anche fondi europei per i lavori di riqualificazione.
"La pineta ha bisogno di un Restauro naturalistico adeguato al grave danno subito e, per questo, auspichiamo che si ricorra a Tecnici di grande qualità ed esperienza per delinearne il progetto, sul quale poi costituire tempestivamente gli organismi di gestione." Hanno firmato l'appello:
Giulia Basel, direttrice artistica Florian metateatro
Umberto Coccia, già segretario provinciale della Cisl
Dario D'Alessandro, già direttore della biblioteca provinciale di Pescara
Giovanni D?Alessandro, scrittore
Vera De Gregoris, presidentessa della L.a.a.d. (lega abruzzese anti droga)
Donatella Di Pietrantonio, scrittrice
Giampiero Di Plinio, professore ordinario di istituzioni di diritto pubblico, Uda Chieti-Pescara
Matteo Di Venosa, presidente del corso di laurea in scienze dell'habitat sostenibile, Uda Chieti-Pescara
Marco Fumo, pianista
Gianni Gaspari, giornalista
Adriano Ghisetti Giavarina, professore ordinario di storia dell'architettura, Uda Chieti ? Pescara
Franco Leone, già segretario generale Cgil Abruzzo
Renato Minore, scrittore e critico letterario
Giuseppe Rosato, poeta e scrittore
Saverio Santamaita, professore ordinario di storia della pedagogia, Uda Chieti-Pescara.
Lucilla Sergiacomo, critica e storica letteraria
Stefano Trinchese, professore ordinario di storia contemporanea e prorettore alle relazioni culturali
nazionali e regionali, Uda Chieti ?Pescara
Domenico Valente, presidente regionale Italia Nostra Abruzzo