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Nel 2022 l'Abruzzo ha perso più di 6mila abitanti e il tasso di mortalità è il doppio di quello della natalità

La fotografia scattata dall'Istat parla di una perdita di residenti inferiore rispetto al 2021, ma comunque importante: il Pescarese è il territorio in cui scendono di più le nascite, ma anche quello in cui crescono meno i decessi

L'Abruzzo continua a perdere residenti e nell'ultimo anno ha registrato un tasso di doppio rispetto a quello di natalità con il Pescarese territorio in cui i nuovi bebè sono meno che nel resto delle province così come più basso rispetto al Chietino, L'Aquilano e il Teramo è il numero dei decessi.

Questo in sintesi il quadro che emerge dagli indicatori demografici Istat aggiornati al 2022: nel corso dell'anno il numero degli abitanti è sceso di 6mila 90: la popolazione residente al primo gennaio 2023 è pari a 1.269.860 a fronte di un 2022 quando di cittadini se ne contavano 1.275.950. A livello territoriale nell'Aquilano i residenti scendono di 288mila 596 ai 287mila 151 di quest'anno con un tasso di variazione pari a -6,3 per mille abitanti. Nel Teramano si passa da 200mila 646 a 298mila 414 residenti (tasso variazione -4,1 per mille abitanti), nel Pescarse da 313mila 631 a 312mila 320 (-4,2) e nel Chietino da 373mila 717 a 371mila 975 (-4,7). Sebbene nettamente inferiore alla flessione registrata tra il 2020 e il 2021 quando l'Abruzzo di residenti ne aveva persi 12mila 929, il trend negativo rimane seppur con un margine nettamente inferiore.

L'età media è di 47,2 anni (46,4 in Italia). Il saldo migratorio interno (dati ancora provvisori) è del -0,3 per cento (invariato in Italia) mentre il tasso migratorio estero è +3,6 per cento (+3,9 in Italia). Il 62,8 per cento della popolazione h tra i 15 e i 64 anni, il 25,3 per cento ha più di 65 anni e l'11,9 per cento tra 0 e 14 anni. Stabile il dato relativo ai cittadini stranieri (81mila).

Se la perdita di residenti è diminuita rispetto al 2021 sul fronte della natalità segni di miglioramento non ce ne sono, mentre cresce il tasso di mortalità. Nel 2022 in Abruzzo la natalità è pari a 6,3 neonati per mille abitanti (contro i 6,5 del 2021), mentre il tasso di mortalità è pari a 13,2 per mille abitanti, in aumento rispetto all'anno precedente (12,7).

Le nascite sono state ottomila, pari al -3,3 per cento rispetto al 2021 (-1,9 per cento in Italia). La flessione maggiore si registra Pescarese (-6,3 per cento) seguita dal Chietino dove il calo è stato del 5,8 per cento. Il numero medio dei figli per donna è pari a 1,18 (2 nel 2021): si va dal dato pari a 1,15 della provincia di Chieti a quello di 1,23 della provincia di Pescara. L'età media al parto in Abruzzo è di 32,8 anni (32,4 in Italia).

Guardando all'aspettativa di vita questa è per gli uomini di 80,3 anni (in calo rispetto all'anno precedente) e 84,9 per le donne (invariata). Il dato relativo agli uomini è invariato nel Chietino, scende nell'Aquilano e nel Teramano (-0,3) mentre cresce nella provincia di Pescara (+0,4). Quello relativo alle donne cresce di poco ovunque mentre si riduce solo nell'Aquilano (-0,3 per cento).

I decessi lo scorso anno sono stati 16mila 800 in aumento del 3 per cento rispetto al 2020 (+1,7 per cento in Italia). Crescono in modo più consistente nell'Aquilano e nel Teramano (+4,7 per cento e +5,6 per cento) mentre aumentano in modo più contenuto nel Pescarese e nel Chietino (+0,7 per cento e +1,7 per cento).

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