Il nuovo rettore Stuppia punta sull'internazionalizzazione e dice: "Gli studenti sono la cosa più importante"
Nei giorni scorsi il passaggio di consegne ufficiale tra Sergio Caputi e Liborio Stuppia nuovo rettore dell'università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara
Solo da pochi giorni ha preso possesso del suo nuovo ufficio nella sede teatina dell'università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara ma Liborio Stuppia ha già le idee chiare sul futuro prossimo del suo ateneo: ritiene che gli studenti siano il bene più prezioso e che si debba puntare sull'internazionalizzazione.
Da docente di Genetica medica, presidente della Scuola di Medicina e responsabile scientifico del laboratorio di Genetica molecolare, racconta di essere sempre stato abituato a immergersi nella professione almeno 10 ore al giorno, diventate incalcolabili nei mesi più duri del Covid.
«Ora, però», dice, «ho accettato questa nuova sfida: ammetto che l'attività di genetica mi manca, mi mancano i miei ragazzi, anche se era un lavoro più facile».
Stuppia, classe 1960, è nato a Catania e si è laureato in Medicina a Chieti. Poi ha deciso di restare in Abruzzo per specializzarsi e iniziare la professione. Nel 2017 si era già candidato come rettore: favoritissimo per giorni, alla fine gli elettori gli avevano preferito Sergio Caputi, che ha guidato l'ateneo fino a pochi giorni fa. Poi, quest'anno, la decisione di ricandidarsi contendendosi la guida dell'ateneo con un unico sfidante, il docente di Urbanistica Paolo Fusero. E il 28 febbraio, nelle prime elezioni online per la scelta del rettore, la vittoria al primo turno.
Qual è stata la prima cosa che ha fatto da rettore?
«Martedì (6 giugno) c'è stata la cerimonia di passaggio delle consegne, ma già dal pomeriggio ho iniziato a ricevere persone che mi avevano chiesto un appuntamento ed è questa la prima attività che sto facendo. Inoltre, abbiamo cominciato a fare riunioni che hanno già portato all'unificazione dei servizi di segreteria di direttore generale e rettore: un unico gruppo di lavoro per condividere le risorse umane e lavorare al meglio. La prossima settimana ci saranno la prima consulta dei direttori e il primo Senato Accademico».
Come sarà la d'Annunzio fra sei anni e cosa lascerà al suo successore?
«Non so come sarà, ma so quello che vorrei: lasciare un ateneo cresciuto a livello internazionale, questo è un tema a cui tengo davvero molto. E già la prossima settimana avremo due o tre eventi internazionali importanti. Nel primo, ci sarà il primo incontro con rettori e docenti di altre università europee perché per la prima volta siamo entrati in un network europeo che si chiama "Ingenium", che consente agli studenti di frequentare corsi di studio alternativamente in una o nell’altra università europea. La seconda importante riunione sulla progettualità europea a cui tengo molto è quella del nesso fra cultura e benessere: ci sono studi secondo cui maggiore è il livello culturale in una società, minore è il rischio di patologie croniche. Saremo capofila di una progettualità europea su questo: l'obiettivo è promuovere la cultura come strumento di prevenzione».
E una volta terminato il mandato da rettore, tornerà alla ricerca e all'insegnamento?
«Ora dico di no (sorride, ndc): fra sei anni avrò maturato i requiiti per godermi la pensione e realizzare il sogno della mia vita, fare il giro dell'Italia in moto, non prima di aver gettato via la sim card come un gesto catartico».
Restando a Pescara, a gennaio è arrivato l'annuncio dei 18 milioni di euro per realizzare nell’ex Cofa il centro di ricerca per le attività marine: a che punto è l’iter?
«Il finanziamento non è ancora stato ottenuto ufficialmente, siamo in attesa di sapere se arriveranno tutti i 18 milioni o solo una parte di essi. E in base a questo, nel caso in cui la cifra non copra l'intero progetto, valuteremo come l'università deve intervenire, dando un occhio al bilancio. Non ho ancora avuto il tempo di studiare a fondo tutto quello che riguarda questo progetto perché mi sono insediato da pochi giorni, ma conto di farlo a breve per affrontare anche questa situazione».
L'intervista integrale di Francesca Rapposelli è su ChietiToday al seguente link: https://www.chietitoday.it/formazione/universita/intervista-liborio-stuppia-nuovo-rettore-universita-d-annunzio.html