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Due abruzzesi su tre non hanno aperto neanche un libro nel 2021 e chi legge sceglie la "tradizione": il libro cartaceo resta il preferito

Il dato emerge da un'indagine Istat: in regione solo il 37,1 per cento dei cittadini ne ha aperto almeno uno e chi lo ha fatto non ne ha letti più di tre nella maggior parte dei casi

In Abruzzo non si legge. La media di quelli che hanno letto almeno un libro nel 2021 è inferiore a quella nazionale e si attesta al 37,1 per cento per un totale di 458mila persone. Il dato emerge dall'indagine Istat pubblicata oggi “Produzione e lettura di libri in Italia-Anno 2021” che vede comunque una percentuale bassa di lettori dai sei anni in su anche a livello nazionale dove mediamente a leggere è il 40,8 per cento della popolazione.

Rispetto al 2020 in Abruzzo una lieve crescita c'è dato che almeno un libro l'anno scorso lo aveva letto il 36,6 per cento della popolazione, ma di certo il dato non è confortante se si pensa che quest'anno il 62,9 per cento della popolazione e cioè due persone su tre non hanno mai neanche aperto una copertina sia essa cartacea o virtuale.

Guardando a chi legge per diletto, la rilevazione è su questo, va sottolineato come il 52 per cento degli abruzzesi e cioè 238mila persone, di libri ne ha letti da uno a tre nel 2021 a fronte di un 11,9 per cento che ne ha letti anche più di dodici: 54mila persone. Il libro cartaceo resta in cima alle preferenze di chi non disdegna la lettura: il 69,2 per cento di coloro che almeno un libro lo ha aperto e cioè 317mila persone scelgono il vecchio caro testo da sfogliare. Segue chi opta per l'i-book per un totale di 66 mila persone ari al 14,5 per cento. Sono invece 75mila quelle che non hanno preferenze purché si legga (16,4 per cento).

In generale il dato abruzzese parla del 31,5 per cento delle preferenze per i libri cartacei, il 10,9 per cento per gli e-book e molto dietro con l'1,8 per cento gli audiolibri.

Anche a livello nazionale si legge poco e il dato, così come quello regionale, è in sostanza in linea con quello degli anni scorsi anzi anche in lieve calo. Dome detto, infatti, la media delle persone che hanno letto almeno un libro nel 2021 è del 40,8 per cento a fronte del 41,4 del 2020. Anche in questo caso il libro tradizionale non conosce rivali: lo scelgono il 69,2 per cento dei lettori, con l'e-book unico supporto scelto dal 12,1 per cento delle persone e gli audiolibri fermi allo 0,5 per cento. Supporti che sono indifferenti al 18,2 per cento di chi ama leggere.

Un dato stabile che si scontra con la crescita delle pubblicazioni che nel 2021 hanno registato un 11,1 per cento in più così come le tirature aumentate dell'11,8 per cento e con un prezzo medio di copertina, sottolinea l'Istat, rimasto sostanzialmente invariato.

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