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Turismo, il Cram punta su quello "delle radici": oltre un milione i discendenti degli immigrati abruzzesi da "riportare" a casa

L'obiettivo del Consiglio regionale abruzzesi nel mondo è quello di far sì che riscoprano la loro storia facendo della storia dei borghi un vero attrattore

Valorizzare il “turismo delle radici” ovvero far sì che i tanti abruzzesi che vivono nel mondo e la cui presenza di concentra soprattutto nelle Americhe, in Australia, in Sud Africa e in altri Paesi europei, si trasformino in un importante bacino turistico per il territorio: parliamo di una stima che va da un milione a un milione e 200mila discendenti di emigrati.

Non un semplice turista, tra l'altro, ma un vero e proprio “ambasciatore” dei territori che custodiscono la storia, appunto, delle loro radici. E' stato questo uno dei temi dell'assemblea annuale del Cram (Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo) cui hanno preso parte il presidente della Regione Marco Marsilio e i consiglieri regionali che ne sono componenti ovvero Roberto Santangelo, Sara Marcozzi e Sabrina Bocchino. Con loro trenta delegati provenienti da ogni parte del mondo, il consigliere d'ambasciata Giovanni Maria De Vita, responsabile per il ministero degli esteri del progetto nazionale e Marina Gabrieli, coordinatrice generale per le regioni italiane. L'obiettivo è quello di incrementare il “turismo delle radici” nei prossimi due anni e mezzi grazie a progetti e iniziative che fungano da attrattore per i figli di chi, in tempi lontani, ha lasciato la propria terra.

Il turismo delle radici è una parte significativa di un settore strategico dell'economia italiana, quello turistico, al quale il Maeci (Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale) guarda con particolare interesse ed impegno in un'operazione di sistema che coinvolge anche il ministero per i beni culturali, e a cui destina, come soggetto attuatore, 20 milioni di euro derivanti dal pnrr. I rappresentanti del ministero hanno illustrato all'assessore regionale al turismo Daniele D'Amario hanno illustrato le modalità dell'intervento a cominciare dalla nomina di una serie di coordinatori regionali che dovranno sovrintendere al tavolo di raggruppamento sul territorio che coinvolgerà rappresentanti del mondo del turismo e dell'emigrazione. “Dall'approfondimento di queste tematiche è nata la consapevolezza, da parte dei consiglieri del Cram – si legge in una nota -, di contribuire a incentivare la promozione dell'Abruzzo come terra dei borghi e delle tradizioni più autentiche, e di poter attuare, di concerto con la Regione, progetti in linea con questo settore strategico al quale saranno assegnate risorse straordinarie in vista del 2024”.

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