Consiglio comunale straordinario sugli appalti, associazioni e comitati ai cittadini: "Riempiamo il Comune per dire basta"
Si sono riuniti sotto il coordinamento "Non nella nostra città" e sabato 3 luglio dentro la sala consiliare e fuori Palazzo di Città ci saranno per ribadire il loro "no" alle scelte fatte dall'amministrazione anche a seguito delle vicende giudiziarie che hanno travolto il Comune: l'invito è alla partecipazione
Associazioni e comitati ci saranno come sempre, ma il loro appello ora lo fanno a tutti i cittadini e le cittadine di Pescara perché lunedì 3 luglio alle 18.30 riempiano la sala consiliare di Palazzo di Città in occasione del consiglio comunale straordinario chiesto dalle opposizioni per fare il punto sugli appalti pubblici a seguito delle vicende giudiziarie che hanno travolto il Comune.
“Fatti gravissimi” quelli che hanno portato all'arresto di quattro persone, compreso l'ex dirigente del servizio Lavori pubblici e che vedono indagate complessivamente 17 persone ribadiscono le sigle riunitesi sotto il nome del “Non nella nostra città”. Un nome scelto in occasione della manifestazione del 25 marzo tenutasi in piazza Sacro Cuore proprio per criticare le scelte fatte dall'attuale amministrazione e che hanno portato già una volta in sala consiliare con un flash mob organizzato sempre per criticare le scelte fatte dalla giunta Masci (ndr. la foto si riferisce a quell'occasione).
“Come abbiamo già fatto in passato come singole associazioni e come coordinamento abbiamo deciso di mobilitarci ancora una volta per dare un segnale forte e chiaro a chi amministra la nostra città – scrivono in una nota -. Tutti gli interventi messi in campo da questa amministrazione sono privi di una visione unitaria sul futuro della città sia sulle aree centrali che sulle aree periferiche e alle volte sono stati contraddistinti da una schizofrenia e cambiamenti di indirizzo repentini per rincorrere nuovi finanziamenti. Interventi su cui abbiamo chiesto un coinvolgimento democratico dei cittadini e spesso siamo stati costretti ad adire le vie legali”, aggiungono riferendosi ad alcuni dei ricorsi sin qui presentati, ultimo dei quali quello di Italia Nostra contro la delibera della giunta che, sostengono, consentirà di costruire nuovi palazzi sulla rivera.
“Dalla cancellazione del parco centrale nell’area di risulta ai piccoli parchi di quartiere, orti urbani o viali cittadini, la crisi del commercio nelle aree centrali e periferiche, i problemi di mobilità, le condizioni delle periferie – incalzano le associazioni e i comitati -: sono tutte problematiche sollevate dalla cittadinanza che non hanno trovato soluzione in assenza di qualunque forma di confronto e partecipazione. I fatti sono gravissimi e, a prescindere dai risvolti giudiziari, minano la credibilità di questa amministrazione perché dentro palazzo di città non c’è stato il controllo necessario”.
“È il momento di impedire ulteriori danni e di restituire ai cittadini la partecipazione che è stata loro negata, la vivibilità della città e una visione. Il coordinamento di associazioni 'Non nella nostra città' chiede quindi a tutti i cittadini e le cittadine di partecipare al consiglio comunale straordinario. Vi invitiamo a riempire la sala consiliare del Comune di Pescara e la piazza antistante – concludono - per dire basta a questa amministrazione”.