Lav e altre associazioni: “Con il 'premio' in denaro per chi li adotta, i cani di via Raiale rischiano un nuovo abbandono”
Sbagliata per loro la decisione dell'amministrazione che potrebbe portare, denunciano, ad adozioni non consapevoli al solo fine di ottenere il contributo. A questo si aggiunge il fatto che "alcuni stanno seguendo un percorso rieducativo"
Un “no” che si aggiunge a quello già espresso dal consigliere comunale M5s Paolo Sola e a quello, affermano le associazioni, di molti cittadini. Una decisione “discutibile da diversi punti di vista” quella di incentivare le adozioni con 1.100 euro di contributo l'anno (4.200 la dotazione per il 2023) in primis perché “i cani in questione hanno tendenzialmente un passato difficile e renderli oggetto di 'mercificazione' appare veramente una scelta poco oculata”.
Una specie di “vendita”, o comunque un "premio" quello che concederebbe agli adottanti il Comune sostengono le associazioni sottolineando come i cani non siano neanche “pacchi spostabili senza gravi conseguenze anche sotto il profilo comportamentale. Pertanto, incentivare l’adozione con un contributo economico così strutturato non sembra affatto la soluzione giusta, come invece poteva essere un bonus sulle spese veterinarie o legate all’alimentazione”.
“Il rischio è quello di attirare adozioni non consapevoli, legate solo al contributo economico percepito, con successivi nuovi abbandoni - dichiara Rita Capranica, volontaria della Lav Pescara -. Alcuni cani, inoltre, necessitano di un percorso rieducativo e non sono quindi adatti a ogni genere di famiglia, anzi possono finire nelle mani sbagliate”.
Per la Lav e le altre associazioni che sottoscrivono la nota i cani di via Riale “hanno già sofferto abbastanza a causa dell'uomo ed è doveroso evitare di continuare a farli soffrire. Creare e incentivare l’amore verso gli animali è cosa ben diversa – concludono -: i cittadini vanno sensibilizzati alla tutela degli animali, animali senzienti, che meritano un futuro migliore”.