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Gli ambientalisti a un anno dall'incendio della riserva dannunziana: "Ancora tante le cose da fare"

Le associazioni riunite nel coordinamento salviamo gli alberi di Pescara indicano le azioni ancora da mettere in campo per la salvaguardia del polmone verde cittadino

A un anno dal disastroso incendio che ha devastato la riserva dannunziana le associazioni del coordinamento salviamo gli alberi di Pescara annunciano una passeggiata informativa e indicano le azioni da mettere ancora in campo per la salvaguardia dell'area verde più grande della nostra città.
Del coordinamento fanno parte: Archeoclub sezione di Pescara, Italia Nostra sezione “Lucia Gorgoni” di Pescara, Gruppo Unitario Foreste Italiane Gufi, associazione Mila Donnambiente, Le Majellane, Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio (Conalpa), comitato Strada Parco Bene Comune, comitato Oltre il Gazebo No Filovia, associazione Italiana Architettura del Paesaggio sezione Lazio Abruzzo Molise Sardegna (Aiapp Lams), La Gallina Caminante, Astra Amici del Museo delle Genti d’Abruzzo, Saline.Marina.Pp1 di Montesilvano, L’Albero bello, associazione Culturale Deva, Fiab Pescarabici federazione italiana ambiente e bicicletta, Touring Club Italiano - Touring Club Italiano (Tci), Consolato d’Abruzzo.

«È passato un anno dal disastroso incendio che ha devastato parte della Riserva dannunziana, distruggendo il comparto 5, quello che doveva essere il maggiormente protetto», si ricorda in una nota, «sulla spinta dell’intervento delle associazioni, il Comune di Pescara ha creato un tavolo verde composto dagli esperti Febbo, Savini e Pirone, che hanno individuato le corrette azioni per favorire la rinnovazione del comparto 5, e oggi tante plantule di pino d’Aleppo stanno punteggiando il terreno bruciato. 
Ma tante sono le cose ancora da fare per la conservazione dell’intera Riserva, tra le quali il rispetto del Pan (piano di assetto naturalistico, ndr), la creazione del comitato di gestione e comitato scientifico, l’individuazione di una direttrice o direttore della riserva, un piano antincendio Aib (boschivo), squadre volontarie formate e con dotazioni di protezioni». 

Questo fanno ancora sapere gli ambientalisti: «Le associazioni, in questo cammino lungo la riserva, interverranno nelle diverse tappe per raccontarvi questo lungo anno, dalla rinnovazione della Riserva all’attacco spietato del patrimonio verde urbano. La riserva, la sua rinascita, dovrebbe essere l’occasione per farla diventare motore propulsore e di cambiamento anche per la gestione del verde cittadino, su basi tecniche e scientifiche, adottando una visione complessiva che faccia della Riserva il suo cuore, e delle strade e delle aree pubbliche della nostra città, il suo corpo. Appuntamento oggi pomeriggio, lunedì 1 agosto alle ore 18:30 all'ingresso riserva-largo Riviera Gardone».
 

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