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In-Armonia, la prima orchestra sinfonica inclusiva d’Abruzzo

Partiranno dalla nostra città le attività di laboratorio e di musica d’insieme del progetto proposto da Endas Abruzzo e promosso dal Comune di Pescara

Presentata questa mattina in municipio In-Armonia, la prima orchestra sinfonica inclusiva d’Abruzzo. Il progetto è proposto da Endas Abruzzo e promosso dal Comune di Pescara - assessorato alle politiche per la disabilità. Le attività di laboratorio e di musica d’insieme partiranno proprio dalla nostra città.

"Saranno realizzati un laboratorio strumentale/vocale ed un laboratorio orchestrale, creando pertanto la prima orchestra inclusiva della regione Abruzzo, con il coinvolgimento di individui con disabilità e musicisti normodotati, residenti nel Comune di Pescara - spiega Simone D’Angelo, presidente regionale dell’Endas Abruzzo - Quest’idea di musica inclusiva sfrutta le potenzialità del linguaggio musicale e del mondo orchestrale, permettendo di raggiungere importanti conquiste, come consolidare l’immagine di sé, ampliare ed elaborare il proprio vissuto emotivo, scoprire modalità relazionali più complesse e variegate".

Simone D'Angelo e Nicoletta Di Nisio

Verranno selezionati 12 giovani dagli 8 ai 18 anni con disabilità intellettiva congenita o acquisita, o disturbi dello spettro autistico, o sindromi genetiche (Sindrome Down, X fragile, Williams etc.), o disabilità sensoriali, o disabilità motoria, a rischio emarginazione e 8 musicisti normodotati. I partecipanti ai laboratori musicali verranno raggruppati in base all’età e/o affinità personali. È prevista una lezione settimanale per ogni gruppo. Le attività sono totalmente gratuite per tutti i partecipanti. Per saperne di più, è possibile contattare l’organizzazione all’indirizzo e-mail abruzzo@endas.it o sulla pagina facebook Endas Abruzzo.

L’assessore Nicoletta Di Nisio aggiunge: "È un approccio educativo-musicale che offre alle persone con disabilità la concreta possibilità di accedere ad un percorso estremamente significativo. Favorire la comunicazione musicale in gruppi omogenei ed eterogenei per disabilità, in gruppi misti normodotati / diversamente abili, permette di sviluppare una capacità espressiva che altrimenti resterebbe latente, nascosta ed incolta. Significa anche, e non è poco, diminuire le differenze e le distanze, e, in definitiva, consente di rendere il peso dell’handicap meno gravoso. La musica dimostra così di essere, ancora una volta, il mezzo di incontro più equo e democratico che l’uomo possieda".

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