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Guardia giurata presa a morsi in ospedale, l'Ugl: "Subito una riunione per la sicurezza"

Il sindacato dei lavoratori fa sapere che ormai da più di due mesi richiede un incontro con l’Istituto di vigilanza Aquila per le procedure di sicurezza

Il sindacato Ugl interviene dopo l'aggressione subita questa mattina da una guardia giurata nell'ospedale di Pescara e chiede una maggiore sicurezza per chi opera all'interno del nosocomio.

«Da più di due mesi», si legge in una nota, «l'Ugl richiede un incontro con l’istituto di vigilanza Aquila proprio per definire le procedure e i Dpi (dispositivi di protezione individuale) di sicurezza necessari ai lavoratori che svolgono servizio negli ospedali di Pescara e Chieti. Poco tempo fa proprio un caso di meningite minore su un paziente passato per il pronto soccorso di Pescara aveva acceso il dibattito sulla profilassi che non era stata applicata alle guardie giurate ma solo agli operatori sanitari venuti a contatto con il paziente».

Secondo l'Ugl le direzioni sanitarie, sempre più spesso, «pretendono un vero e proprio servizio di polizia dalle guardie giurate che purtroppo vengono abbandonate a se stesse senza gli opportuni Dpi di sicurezza e senza adeguate indicazioni sulle procedure da seguire, per tutelare la propria incolumità e la propria posizione giuridica». 

Per queste ragioni, il sindacato Ugl richiede un tavolo urgente con il prefetto, la direzione sanitaria, la Questura e l’istituto di vigilanza Aquila, allo scopo di individuare soluzioni che tutelino le guardie giurate in servizio negli ospedali Civili.

La 43enne che ha morso alla mano il vigilantes è stata denunciata, mentre per la guardia giurata è scatttata la profilassi sanitaria visto che la donna è tossicodipendente attiva. 

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