Morto Gregorio Rotolo, Abruzzo in lutto per la scomparsa del custode dei sapori della tradizione
Rotolo era di Scanno ed era molto conosciuto anche oltre i confini regionali, aveva 62 anni
Abruzzo in lutto per la scomparsa dello stimato e apprezzato Gregorio Rotolo, il pastore di Scanno ritenuto da tutti custode dei veri e antichi sapori della tradizione della nostra regione,
Rotolo aveva 62 anni e la notizia della sua morte ha fatto rapidamente il giro di tutto l'Abruzzo e non solo.
Questo il ricordo del presidente della giunta regionale, Marco Marsilio: «Un grande abruzzese ci ha lasciato. Si è spento a 62 anni Gregorio Rotolo, di Scanno, conosciutissimo anche fuori regione, custode dei veri e antichi sapori della tradizione. Se ne va un simbolo dell’Abruzzo, resterà nella memoria di tutti il suo impegno per valorizzare e salvaguardare il nostro territorio».
Anche il senatore Nazario Pagano ricorda Rotolo: «Gregorio Rotolo era un caro amico, un’autentica icona della pastorizia abruzzese, fine e insuperabile nell’esaltare le nostre più antiche tradizioni e, nello stesso tempo, un geniale, modernissimo imprenditore sempre pronto ad affrontare le sfide del futuro. Gregorio era una persona veramente eccezionale, per la quale era impossibile non nutrire simpatia e profonda ammirazione. Con la sua triste, prematura scomparsa, l’intero Abruzzo piange la perdita del più strenuo difensore della biodiversità delle nostre montagne, dei loro profumi e dei loro sapori. Caro Gregorio, ci mancherai veramente tanto».
Anche il Wwf Abruzzo è in lutto: «Vittima di un male incurabile, se n’è andato Gregorio Rotolo, custode delle montagne d'Abruzzo, pastore simbolo della nostra Regione, profondamente legato alla sue radici, ma capace di inventiva, imprenditorialità e amore per l’ambiente. Nell’azienda agricola biologica “Valle scannese”, Gregorio ha concretizzato la sua filosofia di vita e di attività professionale: sottolineava sempre che vivere in un contesto incontaminato, ricco di biodiversità vegetale e animale, come sono molte zone d’Abruzzo, è una fortuna e che a noi resta il dovere di preservare questo tesoro. Ribadiva che un ambiente salubre è un valore aggiunto per i prodotti aziendali e per l’offerta turistica e per questo aveva scelto di ridurre al minimo l’impatto della sua attività sull’ambiente. Era il 2012 quando il Wwf incontrò Gregorio e da lì iniziò una lunga amicizia fatta di confronti e scambi di vedute; quel giorno montammo un grande recinto anti-orso presso la sua azienda a Scanno. Convinto che la prevenzione dei danni fosse la strada per la convivenza uomo-orso, Gregorio aveva sempre avuto parole gentili per questo animale. Disse in più occasioni che per fare il pastore si deve voler bene all'orso o al lupo, perché conosceva benissimo il valore della biodiversità delle montagne in cui le sue greggi pascolavano. Oggi gli Amici del Wwf Abruzzo e della riserva regionale “Gole del Sagittario”, si stringono al dolore dei famigliari e vogliono ricordare con le immagini del breve video allegato, il pastore gentile, custode del sapere antico, dei colori e profumi delle sue amate montagne».
«Con Gregorio se ne va un pezzo del nostro Abruzzo autentico, vero e inimitabile», scrive il presidente di Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, «ci conoscemmo oltre 20 anni fa quando girava per le sagre con i suoi formaggi dando la possibilità a tutti di apprezzare quei sapori genuini che oggi non sono così facili da trovare", ha ricordato Berardinetti, "era vulcanico, lungimirante e allo stesso tempo schietto e sincero. Amava la sua terra e apprezzava tutto quello che veniva fatto per valorizzarla. Mancherà all'Abruzzo un custode delle tradizioni come lui. E mancherà anche a tutti noi».