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Invalido costretto a vivere in una rimessa agricola al freddo chiede aiuto a sindaco e prefetto

Dopo la morte della madre di lui, marito e moglie hanno subìto uno sfratto e si sono ritrovati in questa situazione di difficoltà

Sono ormai 5 mesi che Giuseppe, un 56enne di Pescara invalido al 70 per cento, vive con la moglie Gabriella di 53 anni in una casa agricola al freddo perché priva di riscaldamento. 
Dopo la morte della madre di lui, marito e moglie hanno subìto uno sfratto e si sono ritrovati in questa situazione di difficoltà.

Questo quanto racconta Giuseppe e l'appello che lancia a sindaco e prefetto:

«Sono richiedente di casa popolare da quasi 9 anni e non l'ho ottenuta altrimenti non stavo qui. Chiamando la segreteria del sindaco e recandomi anche di persona non sono riuscito ad avere un appuntamento con il primo cittadino. Gli assessori non possono aiutarmi se non seguendo la graduatoria, nella quale sono 93esimo, io mi ritrovo a vivere come invalido civile al 75 per cento con legge 104, in una casa agricola al freddo senza termosifoni e in condizioni igieniche indicibili, il tutto è stato già abbondantemente denunciato ma a oggi non ho ottenuto niente. Questa situazione grave, tenga conto che viviamo con 288 euro di pensione di invalidità, è stata rappresentata anche al prefetto e alla Regione Abruzzo, ma nessuno mi ha risposto. Mi dovrebbero assegnare una casa parcheggio su iniziativa del sindaco o del prefetto o in alternativa con una sistemazione in albergo. Non voglio passare davanti agli altri nella graduatoria ma nemmeno morire in una rimessa agricola. Alle mie lettere il Comune non ha mai risposto». 

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