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All'istituto alberghiero la Giornata della Memoria con Alexian: "Ricordare per non ripetere gli errori del passato"

Il commendatore della Repubblica, docente universitario, musicista e scrittore ne ha parlato oggi con gli studenti del ‘De Cecco’ in un incontro da remoto

Alexian-Santino Spinelli, commendatore della Repubblica, docente universitario, musicista e scrittore, ha parlato oggi della Giornata della Memoria in un incontro da remoto avuto con gli studenti dell’istituto alberghiero ‘De Cecco’ di Pescara. Alexian, che è anche rappresentante Rom nel consiglio d’Europa, ha spiegato cosa abbia significato il ‘Samudaripen’, cioè il genocidio, l’omicidio di massa di rom, sinti e manouches francesi, con “lo sterminio di 500mila persone perpetrato dall’aberrazione nazifascista che per decenni è stato drammaticamente ignorato, dimenticato o, peggio, rimosso. Il nostro dovere è quello di raccontare quella tragedia perché la memoria serve proprio a non ripetere gli errori del passato. Errori che oggi ritroviamo nei campi nomadi o nei quartieri ghetto delle nostre città moderne, realtà che dobbiamo cancellare se vogliamo veramente pensare all’integrazione concreta delle etnie, delle religioni, delle razze, al fine di spazzare via l’idea stessa di diversità”.

L’evento è stato moderato dalla dirigente Alessandra Di Pietro e ha visto la partecipazione degli studenti delle classi terze indirizzo Accoglienza Turistica sezione A, indirizzo Enogastronomia sezioni A e C, indirizzo Sala e Vendita sezione terza A e quarta B: circa 100 ragazzi accompagnati dai docenti tutor Rosa De Fabritiis, che ha coordinato le classi, Rossella Cioppi, Doriana Ceccomancini, Maria Di Domizio, Pina Rosato, Patrizia Fasciano e Rita Ciancetta, che all’interno delle classi hanno condotto i Laboratori di Memoria Storica, Legalità e Democrazia. 

Una tragedia che non va dimenticata

La dirigente Di Pietro, aprendo i lavori della giornata, ha ricordato che “proprio con Alexian nel 2018 la nostra scuola è stata scelta come ‘istituto virtuoso’ a rappresentare l’Abruzzo all’inaugurazione del Monumento dedicato al genocidio a Lanciano, una città abruzzese che ha particolarmente sofferto l’occupazione nazifascista, combattuta dalla Brigata Maiella”. Spinelli, tra l'altro, ha dedicato ad Auschwitz una poesia incisa su un monumento nazionale posizionato a Berlino nel 2012, che rappresenta oggi il riconoscimento ufficiale non solo della Germania, ma di tutta la comunità internazionale, di quello sterminio rimosso dalla memoria collettiva.

“La mia famiglia – ha poi raccontato Alexian – 29 persone in tutto, compreso mio padre, all’epoca un bambino, venne deportata in un campo di concentramento in Italia. La loro fortuna fu lo sbarco in Sicilia degli alleati, che determinò la fuga dei nazisti e la loro liberazione. Tornarono in Abruzzo passando attraverso le campagne, con i bambini attaccati alle vesti delle mamme. Purtroppo abbiamo ancora molto da imparare da quella storia. Personalmente sono stato la prima ‘voce’ ufficiale Rom a prendere una posizione pubblica per un popolo che non ha voce, ho scelto la terza via, ovvero non nascondere la mia origine Rom, ma difenderla con una fedina penale intonsa, con la collaborazione di tanti intellettuali, medici, docenti Rom, per raccontare la verità di un popolo”.

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