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Le nuove generazioni "incontrano" Ermando Parete, finanziere vittima e testimone dell'orrore dell'olocausto [VIDEO]

A lui è stato dedicato l'incontro organizzato dalla guardia di finanza di Pescara: un viaggio nella memoria come monito per la tragica guerra russo-ucraina, il premio Parete 2022 assegnato a Guido Barilla

Sul braccio sinistro il numero 142192 tatuato, sul corpo le ferite delle violenze subite, nel cuore il ricordo dell'orrore, ma anche l'esigenza di raccontarlo perché nessuno dimenticasse. E' ad Ermando Parete che la guardia di finanza di Pescara ha dedicato l'incontro con cui alle nuove generazioni ha voluto trasmettere il valore profondo della memoria. E' a lui, tra l'altro, che è dedicata la caserma dove questa mattina rappresentanze delle scolaresche del liceo scientifico Galileo Galilei e della scuola secondaria di primo grado Ugo Foscolo del quartiere San Donato del capoluogo adriatico, hanno partecipato all'evento organizzato proprio per ricordare il vicebrigadiere che fu deportato a Dachau durante la seconda guerra mondiale e che fu vittima prima e superstite e testimone poi, degli orrori dell'olocausto. In platea anche il prefetto della provincia di Pescara Giancarlo Di Vincenzo, il comandante regionale Abruzzo generale di divisione Gianluigi D’Alfonso, e il presidente della provincia di Pescara Ottavio De Martinis. A moderare l’incontro la dottoressa Francesca Martinelli.

Per l'occasione è stato proclamato il Premio Parete 2022: Guido Barilla, presidente dell'omonimo gruppo. Parete ha subito le minacce, le violenze e le torture dei tedeschi e da metà anni 2000 ha iniziato il suo viaggio di testimone dell'orrore. Ha dedicato la sua intera esistenza alla difesa della Patria e ai principi della eguaglianza e della parità, propri della costituzione italiana, ai valori della divisa, che hanno fatto di lui un esempio, un testimone attivo ed infaticabile della immane tragedia dell’olocausto. “Ho vissuto ogni giorno come fosse l’ultimo. All’alba una domanda: resterò vivo fino a sera? Quando mi fucileranno, pensavo, morirò gridando 'viva la guardia di finanza, viva l’Italia”, diceva. Oggi Parete, questo il messaggio che arriva dal corpo di cui è stato valoroso rappresentante, è “colui che porta tatuato sulla pelle, nel cuore e nell’anima quello che, purtroppo, in parte, si sta ancora vivendo oggi con il conflitto tra Russia e Ucraina”.

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