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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il garante degli anziani sulle nuove limitazioni del green pass: "Ulteriori situazioni di stress, malessere e inquietudine"

Il garante degli anziani di Pescara, Giancarlo Roio: "Molti vivono nell'angoscia, sento il dovere di allertare le istituzioni e l’opinione pubblica sulla preoccupante condizione di profondo malessere degli anziani"

«Sento il dovere di allertare le Istituzioni e l’opinione pubblica sulla preoccupante condizione di profondo malessere degli anziani che, con rassegnata dignità, stanno affrontando questo triste periodo. Per molti di loro all’angoscia del vivere in ristrettezze economiche e con fragilità fisiche, si aggiungono disagi e disturbi psichici in gran parte derivanti dalla obbligata emarginazione e deprivazione sociale e affettiva, nonché dalla deprimente consapevolezza di sentirsi inadeguati a gestire i cambiamenti e i crescenti livelli di scriteriata ed egocentrica complessità sociale».
A dirlo è Giancarlo Roio, garante degli anziani del Comune di Pescara, che scatta una fotografia della situazione dopo le nuove restrizioni inserite dal primo febbraio riguardo al green pass.

Da ieri, per esempio, anche per ritirare la pensione è necessario esibire la certificazione verde. Così come negli uffici pubblici, postali, banche e attività commerciali».

Riguardo alla pensione, Roio sottolinea: «Servizio evidentemente non considerato essenziale! Nuovi incomprensibili e penalizzanti condizionamenti che si aggiungono ai tanti del recente passato, introdotti senza alcuna considerazione per le loro oggettive fragilità e difficoltà psicofisiche. Provvedimenti che ingenerano ulteriori situazioni di stress, malessere e inquietudine, favorendo l’insorgenza di preoccupanti stati di ansia e tensione psicologica che possono facilmente determinare pericolosi stati depressivi: sul nostro territorio diversi purtroppo sono stati i casi di suicidi o di "naturali" decessi di anziani in scorcentanti circostanze di evidente abbandono e solitudine, svelati solo per il cattivo odore proveniente dalle loro miserevoli abitazioni. Tutto questo nonostante i significativi sostegni finanziari a enti e organizzazioni pubbliche e private preposti alla erogazione di servizi di assistenza domiciliare e territoriale agli anziani. Vicende che interrogano la coscienza di ognuno di noi, ma soprattutto di quanti amministrano la "cosa pubblica" e/o si occupano di gestione dei servizi di assistenza socio-sanitari per anziani. Al riguardo segnalo che nel mio "Programma triennale di inizative a difesa dei diritti degli anziani", da tempo inoltrato agli amministratori del Comune di Pescara ma non pubblicato sulla specifica pagina del Comune: https://www.comune.pescara.it/unita-organizzativa/promotore-dei-diritti-del-cittadino-anziano, ho espressamente richiesto l'attivazione dei servizi di “telesoccorso” e “teleassistenza” per anziani non autosufficienti o che vivono soli. Servizi indispensabili per scongiurare situazioni di pericolo e favorire nel contempo la possibilità di una più lunga permanenza presso il proprio domicilio».

Poi il promotore dei diritti degli anziani conclude: «Purtroppo anche questa richiesta è stata ignorata e disattesa, nonostante le mie sollecitazioni. È evidente che senza l’indispensabile supporto e pressione dell’opinione pubblica, ogni mia istanza di adozione di provvedimenti a difesa dei diritti, del benessere e dell’incolumità degli anziani è vana, come lo è stata la richiesta di attivazione di specifiche corsie preferenziali presso gli uffici della Asl, del Comune, dell’Inps e delle Poste. Pertanto rinnovo l'invito ad ogni associazione, comitato, semplice cittadino a fornirmi la propria solidarietà e sostegno morale anche semplicemente inviando un messaggio email all'indirizzo del Garante degli anziani: garanteanziano@comune.pescara.it. Sarà per me prezioso e di grande utilità». 

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