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Mercoledì, 4 Ottobre 2023
Attualità Fontanelle / Via Caduti per Servizio

Fontanelle, le associazioni accusano Pignoli (Udc) di strumentalizzazione politica e arriva la replica: "Non amo le conferenze spot"

Abruzzo Indipendente e Insieme per Fontanelle dicono che non si sarebbe visto nel quartiere, ma il capogruppo assicura: "Ci sono da sempre per i cittadini che mi chiamano". Sul fronte sicurezza arrivano le richieste e tra queste c'è anche un fondo di solidarietà per le vittime di atti intimidatori

Da una parte le associazioni di Fontanelle, dall'altra il capogruppo comunale dell'Udc Massimiliano Pignoli: i primi gli chiedono di non strumentalizzare per fini elettorali la situazione difficile che si vive nel quartiere e nello specifico in via Caduti per Servizio asserendo di non averlo visto presente nella zona; dall'altra, il capogruppo che replicando a IlPescara afferma che ci è stato, ma che “lo faccio in silenzio andando a casa dei cittadini che mi chiamano e senza conferenze spot”.

Lo scontro è tra le associazioni Abruzzo Indipendente e Insieme per Fontanelle, e il capogruppo comunale che sui fatti di cronaca che stanno interessando il quartiere (otto atti incendiari in quattordici giorni) è intervenuto più volte. A far scoppiare la polemica le dichiarazioni rilasciate alla stampa del capogruppo che avrebbe riferito di essere stato presente la mattina di domenica 17 settembre nel quartiere, ma nessuno lo avrebbe visto sebbene, affermano le associazioni, loro presidiassero la zona dopo l'ultimo incendio dalla sede di Insieme per Fontanelle dove c'erano invece i carabinieri di Pianella e il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari, riferiscono.

Pignoli specifica quindi che lui non sarebbe andato lì per presidiare, ma per incontrare alcuni residenti e di averlo fatto “in silenzio, come sono abituato a fare”.

Cero è che, ribadiscono le associazioni, i residenti che vivono in un clima di paura, chiedono a tutti rispetto e di non essere strumentalizzati visto che si procede spediti verso le prossime elezioni.

A di là della polemica politica l'occasione è per le associazioni del quartiere, anche quella di ribadire che per la sicurezza del quartiere serve “un piano organico di riqualificazione” che deve passare per “la manutenzione degli alberi per ampliare la visione complessiva di viale Caduti per Servizio; il potenziamento dell’illuminazione stradale; la pulizia complessiva degli spazi comuni, delle strade e del parco con idropulitrice; il posto fisso h24 della polizia locale; l'installazione telecamere per il controllo degli ingressi del quartiere e del viale Caduti per Servizio attingendo i fondi dal bando del ministero degli Interni; l'istituzione di un fondo di solidarietà per risarcire le vittime degli incendi delle ultime settimane e la sistemazione dei marciapiedi e delle strade”

“Questo è quello che riteniamo il minimo sindacale per migliorare il quartiere e la vita dei residenti. Su questo fronte è bene ricordare che i cittadini pescaresi – conclude la nota delle associazioni - da sempre sono pronti a riconoscere chi agisce perché vuole bene alla città e chi va in giro approfittando del disagio per provare a guadagnare spiccioli di consenso in vista di una tornata elettorale e poi, magari, dopo aver perso, sparisce senza più curarsi dell'interesse pubblico”.

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