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Il "resort galleggiante", l'idea degli studenti dell'università europea del Design di Pescara per il distanziamento al mare

Come riferisce FoggiaToday, che ha intervistato Fabio Contillo, alla guida dei 12 giovani creativi, l'idea nasce come risposta alle esigenze di distanziamento sociale dovute alle misure anti contagio da Covid-19

Si chiama "The floating resort" ed è il progetto di resort galleggiante con 12 suite a pelo d'acqua realizzato dagli studenti dell'ultimo anno del corso di Interior Design dell'università europea del Design di Pescara.
Come riferisce FoggiaToday, che ha intervistato Fabio Contillo, alla guida dei 12 giovani creativi, l'idea nasce come risposta alle esigenze di distanziamento sociale dovute alle misure anti contagio da Covid-19.

Il progetto del "resort galleggiante" punta a elaborare proposte innovative e accurate per un nuovo modo di vivere il turismo.

L'idea è quella di un vero e proprio resort a isole galleggianti con dodici differenti proposte di houseboat: queste ultime sono una tipologia abitativa molto diffusa in Olanda e Germania e sono state reinterpretate dagli studenti come soluzione reale di micro-ricettività a contatto con la natura.

Si tratta di strutture dalle caratteristiche del tutto simili a vere e proprie suite d’albergo, costruite su piattaforme galleggianti indipendenti di 4 metri per 12: le singole unità ricettive modulari, che possono ospitare da a 4 persone, infatti, possono essere disposte liberamente sulle rive di fiumi, laghi, porti, spiagge e compiere piccoli spostamenti sottocosta in perfetto distanziamento sociale. Si tratta di 12 diverse proposte, tutte soluzioni che rispettano sia la sostenibilità ambientale che l’esigenza di riposo che si cerca quando si è in vacanza. Le suite galleggianti sono totalmente indipendenti e dispongono di zona living con cucina, camera matrimoniale e bagno, proprio come una suite stellata, cui si aggiungono a seconda delle proposte, solarium a filo d’acqua o in una zona di completa privacy sul tetto della stessa unità oltre a balconi e vetrate con vista mare. 

Soddisfatto del progetto elaborato dai 12 giovani studenti insieme al prof. Contillo è Angelo Bucci, responsabile del dipartimento di Interior Design: «L’università europea del design di Pescara ha sempre prestato molta attenzione all’innovazione e agli scenari futuri. In questo caso, il prof. Contillo è riuscito a definire un tema progettuale, sviluppato egregiamente dagli studenti del terzo anno del corso, capace di caratterizzare l’offerta turistica di una città (come ad esempio Pescara) e risolvere questioni riguardanti la sostenibilità e le rinnovate necessità dei turisti a seguito dell’emergenza che il mondo ha vissuto negli ultimi mesi. Una attenzione che permette ai progetti redatti dai nostri studenti, di diventare una proposta innovativa e attuabile da parte delle amministrazioni che se ne vogliano fare portavoce. L’Ued continua a dimostrare, attraverso i progetti sviluppati durante i corsi, che l’attenzione all’attualità e la capacità di visione futura possono generare progetti utili a un cambiamento di paradigma, ad una evoluzione a cui ci stiamo apprestando».

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