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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Riprendono i lavori della filovia sulla strada parco: i mezzi che la percorreranno sono stati tutti consegnati alla Tua

Grazie al pronunciamento del consiglio di Stato i cantieri dovrebbero ripartire subito dopo Pasqua, l'obiettivo è fare in fretta nell'attesa dell'udienza di merito del 16 luglio che metterà fine alla battaglia trentennale

Dovrebbero riprendere dopo le festività i lavori sulla strada parco per la realizzazione del tracciato del filobus. Certo è che l'obiettivo della Tua è di partire il prima possibile per arrivare a la messa a terra dei mezzi. Messa a terra per i collaudi che inizialmente era prevista ad inizio anno.
A fermare tutto come noto era stata la sentenza del Tar (Tribunale regionale amministrativo) che aveva accolto il ricorso del Comitato strada parco bene comune che chiedeva la sospensione dei lavori. A rimettere tutto in gioco è stato nei giorni scorso il consiglio di Stato che quella sospensiva l'ha annullata affermando che l'infrastruttura rappresenta un “interesse pubblico” e che dunque ha priorità. La discussione di merito è prevista per il 16 luglio e se arriverà al conferma di quanto detto si partirà con i collaudi degli EquiCity 18 della Van Hool già consegnati alla Tua per arrivare alla definitiva entrata in funzione della struttura. Oggi però la priorità è quella di riaprire il cantiere per consentire il loro passaggio: riapertura formalmente comunicata al ministero con una lettera inviata dal responsabile del procedimento.
L'Equixity passare in città in realtà lo abbiamo già visto quando il sindaco Carlo Masci prima ancora che il consiglio di Stato si pronunciasse, ha partecipato al test per la valutazione della durata delle batterie. Test che ha visto il mezzo percorrere diverse vie della città e immortalato proprio dal comitato con l'ennesimo conseguente scontro tra le due parti. Uno dei timori della Tua qualora si fosse prolungata di almeno un anno la questione giudiziaria era tra l'altro quello che si logorassero. Cosa per la quale nel suo ricorso al consiglio di Stato contro la sospensiva chiese in subordine “un'idonea cauzione di almeno 2 milioni di euro da tenere ferma fino alla definizione del giudizio di appello”.

I tempi però sono stati più celeri del previsto con un punto definitivo che sarà messo a metà luglio. Il primo passo per l'azienda è dunque quello di completare quei lavori iniziati in realtà quasi trent'anni fa e cioè quando la battaglia sulla filovia per l'attraversamento della strada parco è iniziata.

Una diatriba su cui un punto d'incontro non si è mai trovato. Da una parte c'è il comitato che in attesa del pronunciamento definitivo continua a definire l'opera dannosa promettendo massima attenzione dei collaudi Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali). Dall'altra la politica con il sindaco Carlo Masci e il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri  in particolare, da sempre forti sostenitori di della filovia che per loro farà di Pescara una città di dimensione europea.

Al centro la Tua con il presidente Gabriele De Angelis che interpellato quando i primi EquiCity 18 sono stati presentati e cioè prima che il Tar fermasse tutto, aveva sottolineato che se sui ricorsi si sarebbe pronunciata la magistratura, compito della società era proprio quello di garantire la fine dei cantieri per farsi trovare pronti al momento dello start. Con la decisione del consiglio di Stato dunque per la società è arrivato il momento di definirli. 

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