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I dubbi della Fiab sul nuovo ponte fra Silvi e Città Sant'Angelo: "Sia prevalentemente ciclabile e pedonale"

Il coordinatore interregionale Abruzzo Molise Giancarlo Odoardi auspica che il ponte sia dedicato prevalentemente all'utenza debole e non a quella carrabile

Il nuovo ponte che collegherà Silvi a Città Sant'Angelo dovrà essere a prevalenza ciclistica e pedonale. A chiederlo il coordinatore interregionale della Fiab Abruzzo Molise Giancarlo Odoardi, che esprime dubbi e perplessità dopo le dichiarazioni del sindaco di Silvi Andrea Scordella sull'imminente apertura dell'opera, ricordando che il ponte è stato finanziato e progetto dalla Provincia di Pescara, come collegamento ciclopedonale per dare continuità alla ciclovia adriatica, nell'ambito del progetto Bike to Coast.

"Apprendere che, al contrario, il ponte sarà prevalentamente carrabile, con un residuo spazio, neanche con le dimensioni minime di legge, riservato a pedoni e ciclisti, desta preoccupazione, anche perchè l'apertura senza limiti ai veicoli a motore rischia di far diventare il lungomare di Silvi una variante alla Ss16. Già con il ponte sul Saline abbiamo assistito ad una mortificazione della percorribilità ciclabile e pedonale- con spazi per pedoni e ciclisti promiscui e risicati, ricavati, probabilmente come ripiego, tra i piloni di sostegno del ponte; ora si rischia un analogo trattamento per il ponte sul torrente Piomba, limitando, di fatto, l'accessibilità di quella che, tra qualche anno, sarà una delle ciclovie più importanti d'Italia, che unirà Venezia al Gargano".

Odoardi si augura che la Regione intervenga e che i Comuni di Silvi e Città Sant'Angelo tornino sulle proprie posizioni, limitando il traffico veicolare sul ponte e ampliando lo spazo per le corsie ciclabili e pedonali con una netta separazione per garantire sicurezza e continuità agli utenti con la ciclovia adriatica.

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