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Il Ferro di Cavallo sarà abbattuto, al suo posto 56 alloggi, un parco, una piazza e tanti servizi: passa la delibera in consiglio

Soddisfatto il sindaco Carlo Masci che trova "incomprensibile" la posizione delle opposizioni che in aula non hanno appoggiato la variante al piano regolatore e il progetto Ater: "Mi chiedo cosa non abbiano compreso"

Passano definitivamente con 18 voti favorevoli e 10 contrari la variante al piano regolatore e il progetto dell'Ater sulla demolizione e la ricostruzione del cosiddetto “Ferro di Cavallo” di via Tavo.

Il sì è arrivato dal consiglio comunale, ma chi si è opposto sin dal primo giorno al progetto di ricostruzione, non all'abbattimento e in particolare il Movimento 5 Stelle, non ha affatto cambiato idea cosa che, commenta oggi il sindaco Carlo Masci, per lui resta incomprensibile. Dei 120 alloggi che verranno buttati giù ne saranno ricostruiti 56, distribuiti in due palazzine separate e di altezza inferiore ai sei piani attuali, ricorda. A fare il resto sarà la riqualificazione completa dell'area compresa tra la Madonna del Fuoco e la Tiburtina dove, sottolinea, sorgeranno una piazza, un parco e una serie di installazioni e di servizi che puntano a una maggiore vivibilità della zona e a migliorare quindi la qualità della vita dei residenti.

“È incomprensibile – afferma Masci – che ci si opponga a un progetto che riduce di due terzi il numero degli appartamenti, e che determina, sulla base della recente legge della Regione, che chi ha scelto la delinquenza non possa rimettere piede nei futuri immobili che saranno ricostruiti. Saranno realizzati appartamenti di qualità, perché a me pare che a Pescara ci sia bisogno di case per giovani coppie, per madri sole con figli e per chi magari vive nella difficoltà. Mi chiedo se le opposizioni abbiano compreso che per poter portare avanti questo progetto si dovesse necessariamente ricostruire una quota di quei volumi. Stiamo anche lavorando per intervenire sulle aree attigue al Ferro di Cavallo, come abbiamo fatto anche per altre infrastrutture – aggiunge – basti pensare all’abbattimento degli immobili della vergogna nella vicina via Lago di Borgiano, alla Strada Pendolo e ai programmi che ci consentono le risorse del bando delle periferie. Tutto questo fino a tre anni fa non era nemmeno immaginabile, direi era considerato impossibile, ma a noi – conclude il primo cittadino – piace portare avanti le cose difficili quando queste portano benefici alla comunità”.

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