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Martedì, 23 Aprile 2024
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Ferrante (Carrozzine Determinate): "Barriere architettoniche ovunque, il Comune viola i diritti umani"

Il presidente dell'associazione denuncia l'aumento degli ostacoli fisici per la mobilità dei disabili in città a cominciare dalla nuova Strada pendolo, viale Marconi e la Strada parco

“E’ uno strano modo quello di amare la città di Pescara da parte del suo sindaco”. Esordisce così il presidente dell'associazione Carrozzine determinate Claudio Ferrante per tornare a denunciare la presenza di barriere architettoniche in città. Tre i casi che cita: la Strada pendolo che “nemmeno inaugurata presenta gravi problemi di accessibilità”, afferma, viale Marconi dove ci sono “banchine di fermata fuorilegge” e la Strada parco su cui di denunce ne ha già fatte mole e sulle quali, dichiara, “il sindaco fa demagogia annunciando che tutte le barriere architettoniche saranno eliminate”. Per quanto riguarda il primo dei tre casi citati, quello della Strada pendolo (via Salara Vecchia) Ferrante riferisce di aver ricevuto segnalazioni dai cittadini riguardo delle irregolarità rilevate. “Non volevamo crederci e siamo andati a verificare – spiega -. Hanno costruito alcuni marciapiedi con una pendenza del 15%, più del doppio, esattamente il triplo di quanto ormai viene consigliato. Evidentemente più che marciapiedi il sindaco ha intenzione di costruirci piste da moto cross. Ironia a parte, non solo non si abbattono le barriere, ma si continua a costruirle”. Quindi viale Marconi per la quale, ricorda, “avevamo segnalato, anche pubblicamente, le numerose situazioni legate all’accessibilità e alla sicurezza. Le banchine di fermata sono strette ed hanno una pendenza che non rispecchia i parametri tecnici stabiliti dal decreto ministeriale 236/89, di conseguenza percorrendo la fermata si rischia di cadere all’indietro. Inoltre, in caso di apertura della pedana dell’autobus non si ha lo spazio sufficiente per la salita e la discesa, senza considerare il problema dei parcheggi e marciapiedi stretti che compromettono la qualità della vita di tutte le persone. Una domanda: chi ha effettuato il collaudo tecnico e chi lo ha autorizzato”.

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La rampa delle banchine di viale Marconi


Infine la Strada parco. “Noi stiamo collaborando, come facciamo sempre quando ci viene chiesto e grazie alla nostra battaglia siamo riusciti a far approvare una variante tecnica di abbattimento di alcune barriere esistenti, e per noi ogni barriera abbattuta è già un grande risultato. Ma attenzione ad usare toni trionfalistici – precisa Ferrante -. Almeno l’80% delle barriere non saranno eliminate. Interi tratti saranno vietati ai pedoni per via dei marciapiedi non a norma. Molte strade di accesso presentano barriere architettoniche ineliminabili”. “ Come fa il sindaco di Pescara a sostenere che tutti 'gli interventi predisposti renderanno la filovia completamente accessibile a tutti gli utenti'? Il sindaco si rende conto di cosa sta parlando?”, chiede Ferrante che aggiunge: “con i lavori di abbassamento delle banchine di fermata, la situazione è drasticamente peggiorata. Noi dell’associazione Carrozzine Determinate abbiamo consigliato di non abbassarle, hanno accettato solo parzialmente i nostri consigli e quando tutte le banchine saranno abbassate il dislivello per la salita e per la discesa per le persone in carrozzina aumenterà soprattutto nel tratto di Montesilvano. Forse non è chiaro a tutti o forse sì, ma non essendoci accorgimenti elettronici di accostamento a raso sulla banchina di fermata le persone dovranno scendere e portarsi sull’asfalto avendo un gradino di 15 centimetri per poi risalire sul mezzo che è alto 34 centimetri. Solo gli atleti potranno salirci”.

Per Ferrante le criticità rilevate nelle tre strade dimostra “il sindaco ha dimostrato di violare costantemente i diritti umani e di non rispettare nemmeno le norme internazionali, continuando a costruire barriere architettoniche, ma quel che è più paradossale è che non fa rispettare nemmeno regole scritte da lui stesso, infatti il consiglio comunale di Pescara il 13 ottobre ha approvato all’unanimità le linee guida del piano abbattimento delle barriere architettoniche. Quanto ancora dobbiamo aspettare affinché le norme siano rispettate?”, conclude.

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